Dopo le prime due serate la somma dei telespettatori che stanno seguendo la nuova serie è pari a 7 milioni
Con gli episodi letterari ‘Febbre’ e ‘Anime di vetro’ è stata inaugurata, lo scorso 6 marzo, la seconda stagione de Il Commissario Ricciardi. Il personaggio ideato dal genio di Maurizio De Giovanni, anche in questo ciclo puntate, continua ha conquistare un vasto pubblico di appassionati, di cui la maggior parte è costituita dai lettori che si sono appassionati ai romanzi. Rispetto all’esordio della prima puntata della prima stagione, andata in onda il 26 gennaio del 2021, i telespettatori che sono di minuiti di due milioni.
I quattro milioni del secondo esordio garantisce, comunque, l’ottima risposta di persone che seguono la fiction. Due anni fa affermammo che l’idea di portare sullo schermo i romanzi di De Giovanni non era di sicuro una sfida semplice. E a distanza di tempo confermiamo questo pensiero, rivolto però alla possibilità di ripetere quanto fatto di buono in precedenza.
Fino adesso, comunque, i numeri non tradiscono le attese, nonostante la seconda puntata ha visto un ulteriore calo di qualche numero: 3.621.000. Fino adesso la qualità delle puntate è rimasta intatta nonostante, e anche inspiegabilmente, ci sia stato un cambio dietro alla macchina da presa. Non più Alessandro Alatri ma Gianpaolo Tescari. Dunque, nessuna variazione di rilievo che potesse portare sconvolgimenti negativi all’interno della trama.
C’è solamente un’unica direzione: quella dei romanzi, le cui storie, vicende presentano al loro interno quei dettagli, non sempre lampanti, nel determinare evoluzione della trama stessa, per non dire anche dei personaggi che ne fanno parte. Nella puntata di ieri, seppur dal punto di vista sentimentale, ci sono stati dei piccoli colpi di scena, delle svolte che stanno portando la storia verso una possibile conseguenza tra Luigi Ricciardi, Enrica e Livia.
Di certo in questa situazione, ci viene in mente la canzone di Renato Zero: il triangolo non lo avevo considerato. Invece, Maurizio De Giovanni non solo lo ha considerato ma, attraverso i suoi libri, senza appesantire la trama stessa, portandola quasi alla struttura narrativa di una telenovela.
No, Il commissario Ricciardi è ancora un successo per una serie di motivi che non sono solamente oggettivi, come possono essere quelli riportati su di un articolo grazie alla critica, quindi di natura squisitamente tecnica, ma anche soggettivi e che riguardano ognuno di noi.
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