Un’inchiesta, in fondo, che cosa è? Non è un’indagine straordinaria di carattere transitorio, ordinata dall’autorità competente a un organo appositamente creato o designato per ottenere una serie di informazioni? E a sua volta indagine cosa significa? Attività sistemica volta ad appurare la verità a fatti determinati. Iniziamo così, con questi due quesiti con cui apriamo, ufficialmente, questa nuova serie di appuntamenti di ‘Parole Schiette – Le inchieste’, dopo che la scorsa settimana abbiamo lasciato interamente spazio all’intervista del giovane attore emergente.

È vero, dicevamo, abbiamo usato la parola ‘verità’. Un termine che dice tutto, un termine scomodo per molti o comodo per gli stessi che lo utilizzano a loro piacimento per cavalcare l’onda del momento su un determinato fatto; per non dire una determinata disgrazia. Succede spesso, in questa epoca.

Tutti cavalcano l’evento quando fa comodo, poi quando finisce l’effetto, quando si esaurisce il momento perché se ne è parlato troppo, quasi fino alla noia, allora ecco che si cambia tematica. Si cambia obiettivo, si sposta l’attenzione per catalizzare tutto su un’altra questione più o meno importante.

Sia chiaro, qui non si fa una questione di cosa sia meno importante o cosa lo sia di più. Non solo non sarebbe etico, ma non sarebbe giusto neanche nei vostri confronti cari lettori. Ogni tematica ha la sua rilevanza. Ogni problema sociale ha il suo peso nell’intera comunità di cui facciamo parte. Non esiste usare un problema per distrarre l’opinione pubblica da altri.

Ma anche in questo, in fondo, lo sappiamo, che è sempre stato così e sempre sarà così. Allora da dove partire per fare delle inchieste. Quale sarebbe il giusto incipit per attirare l’attenzione? Ecco, questa espressione l’abbiamo usata anche noi. Chi ben comincia è a metà dell’opera si dice e allora, un tentativo, cerchiamo veramente di farlo proponendovi un’altra sorta di spiegazione su un altro vocabolo in generale.

Pregiudizi. Si, partiamo proprio da qui. Con una parola che tutti i santi giorni, senza neanche saperlo, l’applichiamo anche senza rendercene conto. Per pregiudizio s’intende opinione preconcetta, capace di fare assumere atteggiamenti ingiusti, nell’ambito di un giudizio o comunque nei vari rapporti sociali. Ci sarebbe anche una seconda accezione, ma questa è legata alla terminologia giuridica: danno che può derivare da un atto o da un comportamento.

Qualcuno potrebbe anche a sua volta affermare che entrambe le definizioni non sono così poi lontane tra loro, nonostante una sia più tecnica dell’altra ed è da qui che partiremo. La nostra serie d’inchieste parte da qui, da questa parola, da questo vocabolo che viene visto tanto come una minaccia e che, allo stesso tempo, viene anche usato di comodo per gettare fango e, ulteriormente, alimentare altri pregiudizi alle volte non proprio in maniera involontaria.

La tematica è talmente vasta che non sarà facile affrontarla nel giusto modo, rischiando di scadere, anche da parte nostra e per non dire d’incorrere, nell’errore di avere idee o posizioni preconcette. Non un argomento facile, dunque; un argomento, però, ampio e che dovrete avere la pazienza di seguire in queste settimane. Senza nulla togliere anche alle altre problematiche che attanagliano la nostra società e il mondo intero. Una tematica che, come vedrete, sia direttamente che indirettamente avrà tanti collegamenti. Ma di questo ne parleremo martedì prossimo.

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