Gli elementi essenziali che li differenziano dalla tradizione americana ed europea
La scorsa settimana, con la rubrica ‘Il mondo dei fumetti’, abbiamo intrapreso un inedito viaggio nel mondo dei Manga, i fumetti giapponesi. Un articolo prettamente introduttivo che, nella maggior parte dei casi, non ha per nulla soddisfatto la vostra fame di curiosità sull’argomento.
In questo secondo appuntamento riprenderemo quel discorso solamente accennato sugli elementi costituiti delle storie a strisce nipponiche. Elementi che si differenziano ampiamente rispetto alla tradizione americana ed europea. Si tratta dell’impaginazione, lo stile dei disegni e la non tanto meno importante essenza dei colori. Come già accennato nello scorso appuntamento queste eterogeneità sono abbastanza complesse.
Difatti, rispetto ai fumetti tradizionali i manga presentano delle pagine più larghe, le quali vengono suddivise in tre formati: B6, A5 e B5. Attenzione, però, le ultime due possono essere fruite anche in occasione di numeri speciali, quindi di edizioni particolari.
I personaggi realizzati dai disegnatori dei manga vengono rappresentati con forme abbastanza inverosimili. Per esempio: nasi lunghi, visi troppo grandi, i corpi piccoli e con l’assenza di muscoli. Per qualche tempo si è creduto che i manga sarebbero destinati ad un pubblico infantile. In verità no, in alcune storie i disegnatori tendono comunque a creare i loro personaggi più simili alla realtà
E veniamo, forse, a quello che l’elemento più rilevante. Almeno così sembra. Ovvero quello dell’essenza stessa dei colori. I disegni realizzati non presentano alcuna sfumatura di colore, sono direttamente in bianco e nero. Nonostante ciò, gli autori usufruiscono del cosiddetto mangaka, attraverso il quale si fa riferimento i vari giochi di ombre e di sfumature.
Per le prossime due settimane proseguiremo analizzando, seppur in maniera semplice, proseguendo con altri due appuntamenti soffermandoci alle varie tipologie che li contraddistinguono e, non meno importante, il primo manga della storia. Questi piccoli articoli servono come mera introduzione, rapida appunto, ad un universo fumettistico tanto particolare quanto affascinante.