L’ala destra del Brasile più forte di tutti i tempi morì il 20 gennaio del 1983
Ancora un articolo pubblicato tra le rubriche Forever 80s e Storie Sportive, in questo venerdì 20 gennaio. Un articolo che parla di una storia triste, una storia calcistica che è finita male. Una storia che ci riporta non proprio al decennio 1980, ma ad un’epoca ben più lontana.
In un periodo in cui il calcio era ancor più poesia rispetto all’epoca di Maradona. In un’epoca in cui non c’era solamente Edson Arantes Do Nascimento Pelè ma anche il numero sette della storia del calcio mondiale. L’ala destra del Brasile, dei Mondiali del 1958 e del 1962. Stiamo parlando di Mané Garrincha. Il giocatore ritenuto il più forte dopo lo stesso numero 10 brasiliano. Di lui, di Garrincha, si diceva che facesse sempre la stessa finta, ma alla fine l’avversario lo disorientava sempre.
Perché è importante ricordarlo oggi? L’ala destra brasiliana, in questo giorno di quaranta anni fa, moriva a soli quarantanove anni a causa della cirrosi epatica. La sua carriera, costellata da successi irripetibili, fu anche piena di caduta e di una cattiva gestione delle proprie finanze.
La sua storia, però, non la racconteremo tutta oggi. Si, è vero. Scomparve a Rio De Janeiro completamente solo e dimenticato da tutti, ma la sua esistenza iniziò nell’altrettanto lontano 28 ottobre del 1933. Quest’anno, dunque, avrebbe spento novanta candeline.
Dunque, non ci dilungheremo molto su di lui. Almeno per oggi. La volontà, questa volta, è di ricordare uno dei protagonisti del calcio mondiale, che hanno fatto la storia, nel giorno della sua nascita. Un po’ come stiamo cercando di fare anche con altra illustre personalità.
Il vero nome di Mané Garrincha era Manoel Francisco dos Santos. Il nomignolo con il quale tutto il mondo lo conosce gli venne affibbiato da sua sorella perché le ricordava una tipica specie di uccelli brasiliani, ma di questo ne parleremo al suo novantesimo compleanno; il prossimo 28 ottobre.
FONTE FOTO WIKIPEDIA: PUBBLICO DOMINIO