Eliminano rispettivamente, quasi con lo stesso risultato, Polonia e Senegal
Anche oggi due ottavi di finale che formeranno il secondo quarto di finale che si terrà sabato prossimo alle 20.00: Francia – Polonia e Inghilterra – Senegal. Il primo dei due match evoca sfide del passato tra grandissimi calciatori, come Platini da un lato e Boniek dall’altro. era l’anno 1982, l’occasione: La finale per il 3° posto del mondiale spagnolo di quell’anno.
Queste le formazioni: la Francia con Lloris; Theo Hernandez, Upamecano, Varane, Koundè; Rabiot, Tchouamenì; Mbappè, Griezmann, Dembelè; Giroud. Mentre la Polonia: Szczesny; Kiwior, Glik, Bereszynski; Frankowsi, Krychowiak, Szymanski, Cash; Kaminski, Zielinski; Lewandoski.
Per come sono giunte le squadre a questi ottavi di finale è facile credere che la Francia avrebbe fatto un sol boccone dell’avversario. Eppure, nonostante il vantaggio dei francesi da parte di Giroud verso la fine del primo tempo, la gara non è stata così semplice per gli attuali Campioni del mondo.
I polacchi, rispetto alle loro precedenti uscite, si svegliano e in più di un’occasione rischiano addirittura di passare in vantaggio. Una delle tante con Zielinski, centrocampista in forza al Napoli. Nel secondo tempo la musica non cambia, lo schema fra le due squadre è sempre lo stesso. La Polonia diventa avversario ostico da affrontare e i francesi stanno bene attenti a non commettere errori fino a quando i valori in campo non si fanno più netti.
Ci pensa a tracciare una linea nette, definitiva, dopo il gol di Giroud Killian Mbappè che con una super doppietta distrugge ogni velleità di pareggio e rimonta degli avversari. Inutile sarà il rigore di Lewandoski assegnato alla sua nazionale negli ultimi secondi dei minuti di recupero.
Rispetto a Francia – Polonia, Inghilterra – Senegal sembra il vero match clou di tutti gli ottavi di finale. queste sono le formazioni: l’Inghilterra con Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Henderson, Rice, Bellingham; Saka, Kane, Foden. Il Senegal con Mendy; Sabaly, Koulibaly, Diallo, Jacobs; Ciss, N. Mendy; Diatta, Ndiaye, Sarr; Dia.
Anche per Inghilterra Senegal sembra che lo spartito sia lo stesso. In questo caso, però, non si tratta di una grande contro una piccola. Seppur il Senegal ha molto meno storia rispetto alla nazionale dei tre leoni, i giocatori in campo, come si evince dalla formazione non sono da meno nei confronti degli avversari.
Nonostante ciò, nonostante la determinazione del Senegal di mettere sotto gli inglesi con l’unico scopo di superarli per entrare nella leggenda, l’Inghilterra pare ancor più cinica di quello che si potrebbe pensare. A rompere il muro della difesa della nazionale africana e, quindi, a spezzare l’equilibrio pare irrimediabilmente ci pensano Henderson e Kane.
Nel secondo tempo, come logico che sia, si attende la reazione veemente del Senegal e invece no. L’Inghilterra passeggia su un avversario che già dopo la prima marcatura subita non è più riuscito a riordinare le idee per mostrare una reazione degna del suo nome. La mazzata finale a Koulibaly e ai suoi compagni di squadra ci pensa Saka e per la nazionale dei tre leoni la Francia è molto di più una realtà. E’ il terz’ultimo ostacolo per cercare di infrangere un tabù che dura dal 1966.