Uscito lo scorso 3 marzo, il film mostra altre caratteristiche dell’uomo pipistrello mai apparse sul grande schermo
Cupo, esclusivamente noir ed introspettivo. Con questi elementi si può definire ‘The Batman’, ennesima versione cinematografica dedicata all’uomo pipistrello, diretta dal regista Matt Reeves. Il film, uscito lo scorse 3 marzo, lo abbiamo visto in anteprima e in base alla prima impressione l’attesa non si rivelò vana. Non tradisce, ti conquista; non ti stanca, ma ti tiene incollato dall’inizio alla fine.
Le tre ore di pellicola passano senza neanche accorgersi che il film possa, in realtà, durare così tanto. E, al tempo stesso, come ha annunciò lo stesso regista in quei giorni ultime ore che è di fatto la director’s cut a tutti gli effetti. Nessuna scena è stata tagliata, tutto quello che è stato girato non è stato conservato gelosamente per i posteri.
Matt Reeves, quindi, ha vinto la scommessa. Dopo la trilogia di Nolan, si deve considerare di diritto questa nuova prospettiva sull’eroe di Gotham, senza mai dimenticare le due versioni di Tim Burton del 1989 e del 1992. Una prospettiva, mostrata in questa opera cinematografica, non nuova e già esistente nei fumetti ma mai sottolineata nelle varie trasposizioni televisive e cinematografiche; le quali hanno sempre posto l’accento sul lato prettamente fantastico e spettacolare delle avventure che Batman era chiamato ad affrontare.
Un Batman diverso, lontano dai classici schemi fino adesso visti. Un uomo pipistrello con il fiuto da detective che si trova ad indagare su una serie di efferati omicidi, commessi da uno dei suoi nemici storici. Una trama sviluppata in stile romanzo noir, di stampo quasi ‘chandleriano’, dove il personaggio principale è un antieroe, carico di rabbia e tormentato. Solitario e mai ironico rispetto alle altre versioni. Un eroe oscuro di Gotham, che lavora a braccetto con la polizia stessa, chiamato in causa del futuro commissario Gordon.
Oltre a Matt Reeves, a vincere la sfida ci pensa anche Robert Pattinson. Una trasformazione, la sua, che non ha nulla a che invidiare ai vari Micheal Keaton e Christian Bale. Un calarsi nel ruolo in stile modello Stanilavsky in tutta la sua essenza.
Molti all’inizio avevano criticato tale scelta, definendolo fin da subito non idoneo adatto per questo tipo di ruolo. Stessa sorte capitò anche a Micheal Keaton, poi sappiamo tutti come andò a finire. Da quando era stato annunciato questo film lo si era capito che si trattava di un qualcosa che doveva andare per forza di cose oltre alla convenzionalità vista fino adesso.
Tutti i personaggi, seppur molto lontani dalla realtà, sono ben inseriti in un contesto che di fatto, nella vita di tutti i giorni, ci appartiene. Un’operazione alla Nolan, di sicuro, con delle grosse variazioni. Con il regista britannico si raccontò la storia del supereroe in tre film. Qui invece si raccontano non proprio le origini, ma un momento successivo alle medesime. Si racconta un momento in cui Batman è alle prime armi e non possiede l’esperienza che lo ha sempre contraddistinto.
Intorno a lui pericolosi criminali, assassini, boss della malavita ed intrecci, anche molto stretti, tra alcuni di essi che nei fumetti non sono mai stati contemplati. Ovviamente non possiamo svelarvi nulla e non sarebbe neanche giusto nei vostri confronti che ancora non siete andati a vedere il film.
Se comunque la figura del commissario Gordon, proposta in modo originale, non fa rimpiangere quelle classiche, come anche il boss Carmine Falcone, il Pinguino e Catwoman. Non ha convinto Andy Serkis nei panni del maggiordomo Alfred. Sublime, irriconoscibile dal trucco e di pari livello a quella di Danny De Vito è la prova di Colin Farrell. Persino la prova di Paul Dano, nel ruolo dell’Enigmista, oltre che convincente è anche abbastanza inquietante nel modo di porsi e nella voce.
‘The Batman’ è di fatto il film più coraggioso dedicato all’eroe mascherato dopo ‘Joker’ di tre anni fa. Un film che potrebbe essere considerato già un cult, un lungometraggio che non si pone al di sopra delle altre versioni, ma neanche è da considerarsi inferiore. Originale e superlativo e di cui si attende già il secondo capitolo, annunciato per i prossimi cinque anni. Batman, dunque, è tornato e sarà difficile arrestare l’ennesima rinascita di un personaggio che, in verità, non è mai tramontato, anche quando sembrava che lo fosse.