La sua canzone venne usata in un famoso film diretto da John Carpenter
Questa volta con ‘La canzone del lunedì’ torniamo di molto indietro nel tempo. Il massimo che avevamo fatto era quella di fermarci negli anni Sessanta, ma grazie a questo piccolo e grande capolavoro di Thruston Harris balziamo direttamente ai mitici anni ’50; esattamente seconda metà di quel decennio ricordato con tanto affetto per essere quello successivo alla fine del secondo conflitto mondiale.
Dicevamo di Thurston Harris, un cantante afroamericano ovviamente sconosciuto alle nuove generazioni e non molto conosciuto neanche per quelle precedenti. La sua parabola musicale è tutta in quei magici dieci anni o meglio proprio nell’ultimo triennio: 1957, 1958 e 1959. Seppur ufficialmente il suo primo disco risale a due anni prima del 1960, l’attenzione della critica e del pubblico l’attira già l’anno prima per non dire anche molti anni più tardi.
Era il settembre del 1957 quando, grazie alla casa discografica Aladdin Records, di Los Angeles, incise e pubblicò un singolo che molti anni più tardi avrebbe fatto la fortuna della scena di un film diventato un cult degli anni ’80, tratto persino da un romanzo. Una canzone dal sound ritmico e vibrante, che sfocia tra il rhytm and blues e il doo-woop, un genere musicale molto in voga in quel periodo tra gli afroamericani.
Oltre al sound la canzone è anche contraddistinta dalla voce graffiante e grintosa del cantante, il quale scomparve il 14 aprile del 1990 per un attacco cardiaco. Il singolo, come detto, ha fatto da colonna sonora di una scena di un film famosissimo. Non vi dice nulla: automobile rossa fiammante anni ’50 che una volta che viene distrutta si ricompone? E cha ha la capacità di manipolare l’animo delle persone?
Avete capito bene: stiamo parlando di Christine – la macchina infernale, tratto da un romanzo di Stephen King da cui è stato ispirato l’omonimo film del 1983 diretto da John Carpenter.
La canzone a questo punto è intitolata ‘Little Bitty Pretty One’.