Sembra davvero l’anno buono per i ragazzi di Mourinho?
10 punti in 4 partite, una campagna acquisti promettente, la trasferta di Torino contro la Juventus superata indenne. La compagine giallorossa, carica d’entusiasmo e con l’ambiente cittadino motivato dalla vittoria in Conference League dello scorso anno, si avvia ad una stagione in cui dovrà rispondere alle attese ed alle aspettative dei tifosi.
La Roma, probabilmente, non ha tecnicamente la rosa più attrezzata per la vittoria finale del campionato; tuttavia, le competizioni sportive sono spesso caratterizzate da elementi diversi. Risultano, spesso, fondamentali le motivazioni, la determinazione, la voglia di prevalere sull’avversario.
Queste caratteristiche possono spesso colmare anche un gap tecnico ovviamente non eccessivo. La squadra capitolina ha spesso avuto formazioni di alto livello che, purtroppo, non sono mai riuscite a conseguire la vittoria finale. Ciò è avvenuto quando in campionato c’erano avversarie che dominavano letteralmente la competizione. Non sembra questo il caso degli ultimi tornei né di quello che ha appena preso il via.
Vi è poi, a Roma sponda giallorossa, un ulteriore elemento da non sottovalutare: il crescente entusiasmo che sembra aver coinvolto la nuova proprietà statunitense; probabilmente sull’onda emotiva della vittoria in Europa dell’anno precedente. Per imprenditori sensibili all’importanza del marketing e dei media (anche sotto il profilo dei ritorni economici e di immagine) può essere fondamentale, anche come spinta agli investimenti, percepire il calore ed il coinvolgimento della piazza.
Da un punto di vista tecnico la rosa appare, nel complesso, abbastanza completa senza lacune vistose nonostante i recenti infortuni. Alla solida base dello scorso anno sono stati aggiunti tasselli di eccellente qualità (su tutti spicca Dybala che con la recente doppietta contro il Monza si è presentato al pubblico dell’Olimpico). L’acquisto di Belotti ha, poi, dato ulteriore verve al reparto offensivo, già, per la verità, piuttosto ricco.
Resta da vedere se e come Mourinho riuscirà a far coesistere tanta abbondanza e qualità in fase offensiva (sia a livello di punte sia a livello di centrocampisti di spinta) con un buon equilibrio di squadra. Indipendentemente da schemi e moduli che saranno adottati il portoghese rimane comunque, probabilmente, il reale valore aggiunto della squadra: interpretando il suo ruolo in maniera ben più ampia rispetto alla semplice figura di allenatore si pone come guida e motivatore per la squadra.
Non è un caso che riesca, nel corso del tempo, ad ottenere il massimo dai calciatori che allena. Sembra essere, in sostanza, il tecnico ideale per un ambiente umorale ed appassionato come quello di Roma sponda giallorossa.
FONTE FOTO: PROFILO TWITTER AS ROMA