Tutte, ma proprio tutte le canzoni di discoteca che si sono susseguite nel corso del tempo
Ci sono dei brani musicali che la rubrica de ‘La canzone del Lunedì’ non può occuparsi. Hit di successo, intendiamoci, che nonostante abbiano le capacità di instillare la carica nel primo giorno della settimana, non sarebbero adatte allo scopo. Ritmate? Certo, anche fin troppo. Alcune anche troppo adrenaliniche, altre ormai rappresentano la tradizione, altre ancora sono i famosi lenti che i ragazzi di oggi non sanno neanche cosa significa questo stile musicale; soprattutto queste, comunque, il lunedì non andrebbero bene.
Sono le canzoni, brani, hits da discoteca, quelle che un tempo si ballavano e quelle che si ballano al giorno d’oggi. Una nuova rubrica, insomma, che va, molto probabilmente, a riempire un vuoto che da parecchio doveva essere colmato. Ce ne siamo accorti durante la pubblicazione degli articoli de ‘La canzone del Lunedì’.
È naturale, però, rispetto a quella tradizionale del primo giorno della settimana, non solo polarizzare l’attenzione solo sui brani, ma anche sugli autori, anche come le stesse opere musicali sono in realtà nate.
Naturale, anche, considerare una sorta di paragone, ma senza emettere un verdetto in cui potrebbe esistere un vincitore e, appunto, uno sconfitto. Un paragone tra la ‘disco’ degli anni ’70 con la dance degli anni ’90. Entrambe rimaste nella storia della musica. Ma di questo se ne parlerà più avanti. Quello che adesso si dovrebbe fare è lasciar parlare la musica senza sennò non avrebbe senso. Gli articoli introduttivi sono così. C’è sempre una parte di storia che non si può omettere, che non si può dimenticare.
Ma per non apparire ulteriormente prolissi vi promettiamo che, sempre in giornata, ci sarà un altro articolo: relativo ad una colonna sonora che ha segnato non solo una generazione, ma un’epoca intera, la quale è entrata di diritto nella leggenda della musica e della cultura popolare.
Dal prossimo sabato verranno analizzate canzoni come: ‘You keep me Hangin’ on’ delle Supremes; Only the strong survive di Jerry Butler del 1968; “Message to love” di Jimi Hendrix; Soul Makossa di Manu Dibango del 1972; ‘Superstition’ di Stevie Wonder del 1972 e ‘Keep on Truckin’ e tante altre ancora. Ma più tardi la leggendaria colonna sonora de ‘La Febbre del Sabato Sera’, con un’attenta analisi sul film con John Travolta.