Capita, alle volte, che una canzone ottiene un grande successo durante il periodo invernale e, che nel proseguo dello stesso anno, si continua ad ascoltarla oltre il periodo di uscita. Un singolo invernale, dunque, che si trasforma, addirittura, in una ‘Canzone estiva’ che travolse tutti. A dispetto del titolo è tutt’altro che lenta, anzi. Il suo ritmo a percussione conquistò gli italiani per tutto il 1988, ottenendo successo tra il Festival di San remo ed il Festivalbar di quell’anno, appunto.
Il singolo era tratto da ‘Bello carico’, il suo undicesimo long play, composto da ben otto tracce: ‘Energia compressa’, ‘Libero’, ‘Andamento Lento’, ‘Drums in the air (Bello carico)’, ‘Che cosa hai?’, ‘cherchez la femme’, ‘Good times my friend’, ‘Tamboo-tamboo da-ré’. E’ inutile ricordare, in questa sede, il passato musicale del batterista napoletano, dato che era stato il percussionista del compianto Pino Daniele. Bisogna precisare, però, che esistono due versioni: quella tipica radiofonica, dai tre ai cinque minuti, è quella da 7 minuti e 22 secondi.
Come precisato in precedenza la hit ‘Andamento Lento’ era contenuto nel 33 giri di cui abbiamo parlato sopra. Ma all’inizio del 1988, in occasione della kermesse sanremese e nel mese di febbraio, uscì il 45 giri. Logicamente, come regolamento, un album collegato ad un singolo partecipante a Sanremo deve essere pubblicato la settimana successiva alla manifestazione canora.
In quell’edizione, con ‘Andamento Lento’, Tullio De Piscopo si piazzò al diciottesimo posto. Ma il successo vero e proprio l’ottenne durante la manifestazione canora estiva del Festivalbar. Ciò non significa, assolutamente, che duramente il Festival di Sanremo la canzone non venne apprezzata, anzi. Si trasformò, in poco tempo, in un vero e proprio tormentone che ancora oggi ricordiamo e cantiamo.
In un certo senso si potrebbe aggiungere, anche, che ‘Andamento lento’ consacrò definitivamente la carriera di un maestro insuperabile della batteria.