Se con ‘Witness – Il testimone’ Harrison Ford sfiorò la statuetta d’oro, all’inizio degli anni ’90, esattamente tra il 1990 ed il 1991 avrebbe potuto ottenere altre due candidature nelle rispettive edizioni degli Oscar. Prima con ‘Presunto Innocente’, diretto da Alan J. Pakula, e poi con ‘A Proposito di Henry’, Ford mette in risalto il suo stesso personaggio in risvolti totalmente drammatici.

Diverse sfaccettature in cui la personalità a tratti spocchiosa, ma autoironica lascia spazio a uomini messi con le spalle al muro da una moglie assassina, nel primo caso, e dalla vita, nel secondo. Soprattutto in ‘A proposito di Henry’ ci preme sottolineare come la sua prova è stata talmente maiuscola e che è stato davvero un peccato che non venne preso in considerazione per una seconda candidatura all’ambito premio cinematografico.

Se verso la fine degli anni ’70 si lega al personaggio di ‘Star Wars’ Han solo, negli ’80 in modo indissolubile ad ‘Indiana Jones’, nel decennio successivo entra nel cuore dei fans con il personaggio letterario, ideato da Tom Clancy, Jack Ryan, nei due film ‘Giochi di potere’ del 1992 e ‘Sotto il segno del pericolo’ del 1994.

In mezzo a questi due film, esattamente nel 1993, venne contattato da Andrew Davis per l’altrettanto adrenalinico action-thriller, tratto prima da una storia vera e poi dall’omonima serie televisiva: ‘Il Fuggitivo’, nel ruolo dell’iconico dott. Richard Kimble; il quale in maniera molto avventurosa riesce a scagionarsi dalla terribile accusa di aver ucciso la moglie.

Questa tipologia di trama conferma un’altra particolarità di Harrison Ford, da non dimenticare. Qualche anno fa il personaggio da lui interpretato venne definito come la rappresentazione dell’americano medio che si trova a lottare in situazioni parecchio difficoltose.

Elemento confermato, seppur si tratti del ‘Commander in Chief’, in ‘Air Force One’ del 1997 e diretto dal regista Wolfang Petersen. In quell’occasione Ford impersona un Presidente degli Stati Uniti, eroe militare, che si ritrova a lottare nel suo aereo per liberarlo dai terroristi. Grazie a quel film, ritenuto l’ennesimo successo della sua carriera, venne eletto, guarda caso, come il miglior Presidente degli Stati Uniti della storia del cinema.

Ciò conferma, rispetto a tutti i suoi colleghi, che il suo personaggio era ed è ancora più vicino alla gente, rappresentando essenzialmente l’uomo comune in cui emerge una parte eroica più per sopravvivenza che per consapevolezza. Attenzione, non stiamo dicendo che il suo personaggio non avesse sicurezza in sé stesso, al contrario. Semmai è il tipico uomo sicuro di sé che, rispetto ad altre persone, preferisce fare una vita tranquilla senza problemi.

Nello stesso anno di ‘Air Force one’, Ford, recita, all’epoca, al fianco del nuovo astro nascente della recitazione, Brad Pitt, nel thriller ‘L’ombra del diavolo’. A chiudere gli anni ’90 ci pensano film come: ‘Sei giorni, sette notti’ e Destini incrociati. Il nuovo millennio invece? Il 2000 si apre con un thriller quasi non convenzionale e con tinte molto soprannaturali. Al fianco di Michelle Pfeiffer, Harrison Ford molto probabilmente offre, per la prima volta nella sua carriera, in ‘Le verità nascoste’ il suo primo ed unico personaggio cattivo.

Seguiranno: ‘K-19’, ‘Hollywood Homicide’, ‘Firewall – Accesso negato’, ‘Cowboys & Aliens’, ‘42 – La vera storia di una leggenda americana’, ‘Ender’s game’, ‘Il potere dei soldi’, ‘I mercenari 3’ e il seguito ‘Blade Runner 2049’. Al momento l’ultimo film nel quale è apparso è l’adattamento cinematografico del racconto di Jack London ‘Il richiamo della foresta’.

A distanza di due anni se qualcuno potrebbe pensare ad un suo ritiro dalle scene si sbaglia di grosso. La data che bisogna segnare è quella del 23 giugno del 2023. Giorno, mese ed anno in cui uscirà in tutti i cinema del mondo l’attesissimo quinto capitolo dell’archeologo più famoso della storia del cinema: Indiana Jones.

Al momento il titolo è un altrettanto emblematico e d’impatto visivo: Indiana Jones 5. Sulla trama, però, non è trapelato ancora nulla ma lo stesso attore si è pronunciato in merito al suo alter ego cinematografico che tanto gli ha dato in carriera: ‘Quando io me ne andrò, se ne andrà anche Indiana Jones’.

Un modo non tanto velato di lasciare intendere che non ci sono eredi che possono prendere il suo posto per quel ruolo. Parole sante. Espresse in un momento in cui si vociferava che proprio lui non sarebbe stato della partita ma il suo collega più giovane: Chris Pratt, l’attore di punta de ‘I Guardiani della Galassia’ e, aggiungiamo noi, in alcuni momenti della sua recitazione l’unico vero erede naturale di Harrison Ford. Sarebbe adatto per il ruolo di ‘Indy’. Che Harrison non ci fulmini con lo sguardo.

Al di là dell’ironia, al di là di chi potrà raccogliere l’eredità in futuro, essendo capace anche di portarla avanti, Harrison Ford oggi raggiunge una delle tappe fondamentali della sua esistenza.

80 anni non sono uno scherzo, pochissimi personaggi del mondo del cinema ci sono arrivati e dopo, persino, una carriera di quasi sessanta lunghi anni. Un attore che si è saputo spendere anche per i diritti civili senza quell’eccesso di protagonismo che contraddistingue altri suoi e famosi colleghi in merito a tali tematiche.

Si è anche schierato in favore della libertà del Tibet contro lo strapotere cinese nei confronti di quel pacifico paese. Un attore che negli ultimi anni ha anche mantenuto il lato eroico dei suoi personaggi con qualche salvataggio balzato, poi, nella cronaca di tutti i giorni.

80 anni, dunque. Non ci rimane altro che di concludere così come abbiamo iniziato e dire: Tanti Auguri di Buon Compleanno, Harrison Ford.

https://www.youtube.com/watch?v=Df2UDzQ-Yi0&t=146s

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