Ancora nessuna buona notizia provenire dal fronte ucraino. Putin continua imperterrito il suo attacco, mietendo sempre più vittime civili. Siamo ormai arrivati ai due mesi di conflitto e la soluzione, a quanto sembra, tarda sempre più ad arrivare. Lo s’intuisce nei negoziati, seppur continui, ma fallimentari. Lo s’intuisce dai pacchetti di sanzioni che non servono poi a molto, precisando che il sesto pacchetto è stato rinviato alla prossima settimana. Lo s’intuisce anche dalle dichiarazioni dei contendenti, dalle dichiarazioni degli attori principali di questa folle situazione internazionale.
Se il premier ucraino Zelensky ha affermato, senza alcuna mezza misura che ‘qui si decide il destino del mondo democratico’; dall’altra c’è una risposta da parte di Mosca, con frasi o comunque parole non lasciando in alcun modo spazio all’equivoco: rischio Terza Guerra Mondiale.
A pronunciarle è stato il Ministro degli Esteri Lavrov, il quale ha anche rincarato la dose sostenendo che un conflitto nucleare è, quantomeno, inaccettabile. Attraverso queste sue dichiarazioni è stata anche spazzata via, al momento, ogni possibile speranza di un cessate il fuoco per consentire i famosi corridoi umanitari.
Intanto tiene banco in queste ore il misterioso attentato avvenuto nella regione della Moldavia, conosciuta come Transnistria. Una zona confinante proprio con l’Ucraina. È l’inizio dell’estensione del conflitto? O forse è solamente uno sconfinamento involontario? Al momento non ci sentiamo di formulare alcuna ipotesi in merito.
Tornando alla Transnistria, come detto è di fatto una regione che confina con il territorio di Zelensky. Geograficamente dovrebbe far parte della Moldavia, ma negli anni ’90 si autoproclamò con una repubblica indipendente filorusso; anche se la comunità internazionale l’ha sempre considerata parte integrante della stessa Moldavia.
L’edificio interessato dalle misteriose esplosioni è quello del Ministero della Sicurezza Statale ubicato nella capitale, Tiraspol. Fortunatamente non si sono registrate vittime, ma le finestre del palazzo sono state letteralmente distrutte. A confermare ciò ci ha pensato lo stesso ministero, il quale ha anche sostenuto che sono stati sparati alcuni colpi con un lanciagranate anticarro. Quello che è successo ieri potrebbe mutare la guerra in Ucraina?