Una canzone, un successo planetario ed una serie di cover. Non solo, anche una colonna sonora indiretta di un famoso film di Micheal Cimino del 1978. Ancora: si, perché ci sarebbe altro. Una delle tante cover realizzate nel corso degli anni, nel corso dei decenni, è stata ritenuta erroneamente come l’originale. La cantante Gloria Gaynor, per molto tempo, venne considerata la vera autrice di ‘Can’t take my eyes off you’. La sua versione, del 1991, fece entrare, per l’ennesima volta, nella storia della musica il brano che fu, nel 1967, del cantante Frankie Valli.
Scritta, originariamente da Bob Crewe e Bob Gaudio, la canzone era avvolta nel sound pop più puro, con una indiretta contaminazione del genere che poi sarebbe esploso nel decennio successivo: la discomusic degli anni ’70. Che gli autori l’avevano anticipata involontariamente? Possibile.
Ma l’elemento della disco music venne ripresa anche quaranta anni fa: nel 1982, la band musica Boys Tawn Gang realizzò, molto probabilmente, una delle versioni più famose insieme a Gloria Gaynor e, al tempo stesso, anche una delle versioni più lunghe mai registrate: ben nove minuti e mezzo.
Ciò provò, in maniera incontrovertibile, che il pezzo presentava, naturalmente, tale sound appartenente alla ‘disco’ ed era difficile considerarlo con un genere totalmente differente.
Frankie Valli la registrò con i Four Season e proprio la sua incisione, come già anticipato in precedenza, venne inserita nella soundtrack e famosa scena del cinema americano: Il cacciatore, con Robert De Niro e Christopher Walken; precisamente dove i protagonisti, mentre giocano a biliardo, ascoltandola cantano insieme al cantante italoamericano.
Frankie Valli conquistò fin da subito il secondo posto nella Billboard hot 100, vendendo anche un milione di copie. Non a caso, grazie a questi numeri, ottenne anche l’ambito disco d’oro. Oltre a Gloria Gaynor e i Boys Tawn gang, ci furono altri nomi prestigiosi della musica che si cimentarono con questo brano: Diana Ross, Gladys Knight e Pet Shop Boys, tanto per citarne alcuni.