Dopo le dichiarazioni di ieri pomeriggio, non sono mancate altre parole durante la serata mentre gli attacchi continuano senza sosta. La guerra continua, mentre fra le istituzioni sia europee che mondiali si fa sempre più insistente la paura che Putin avrebbe nelle sue mire non solamente l’Ucraina.
L’altro ieri vi avevano riportato la notizia che dei caccia russi avevano attraversato lo spazio aereo di Finlandia e Svezia, proprio in merito a ciò sta emergendo che il leader russo abbia nelle sue mire espansionistiche diversi paesi limitrofi alla Russia. Alcuni di questi facevano parte della ex Unione Sovietica, come la Georgia, la Moldavia e addirittura anche la Serbia, appartenente a quella che un tempo era la ex Jugoslavia. A quanto pare il timore che il conflitto si possa estendere di più estendere è molto fondato.
Un altro timore è che l’esercito russo si stia per avvicinare anche ad un’altra centrale nucleare, mentre la città di Mariupol è ormai sotto assedio, come ha confermato il primo cittadino della città. In Russia, allo stesso tempo, non si placano le manifestazioni contro la guerra. Proteste soffocate dalla polizia con svariati arresti. In queste ore, Vladimir Putin ha anche preso di mira i social.
Facebook, Twitter e forse anche Instagram sarebbero stati oscurati con l’unica colpa di riportare notizie non vere relative al conflitto in Ucraina. Una situazione paradossale e che ci riporta indietro nel tempo, quando ancora esistevano politiche espansionistiche di questa portata.
In queste ultime ore, l’aggressione russa all’Ucraina viene paragonata a due episodi storici: la prima, quella più attinente e che fece di fatto scoppiare il secondo conflitto mondiale, ovvero l’invasione di Hitler nei confronti della Polonia; l’altro episodio riguarderebbe l’entrata delle truppe sovietiche nell’allora capitale cecoslovacca, Praga, nella primavera del 1968.
Sempre nella serata di ieri è stato confermato che il terzo round d’incontri tra la delegazione russa e quella ucraina si terrebbe proprio nelle ore di questo fine settimana ormai arrivato. Ma sia Putin che Zelenski non voglio cedere su nessun punto sul tavolo. Come sempre nelle prossime ore e giorni ulteriori aggiornamenti.