Provate ad immaginare per un istante se la colonna sonora del film ‘Guardia del corpo’, del 1992, fosse stata un’altra. Una canzone destinata, poi, successivamente ad un’altra opera cinematografica: Pomodori verdi fritti alla fermata del treno. Il titolo del singolo era ‘What becomes of the Brokenhearted’ di Jimmy Ruffin. Cosa accadde affinché, anche in questo caso, la carriera stessa della cantante non prese una direzione diversa?
Successe che gli stessi produttori si accorsero in tempo che quella di Jimmy Ruffin stava per essere usata per il film citato. Contattarono Kevin Costner, al quale gli ordinarono di trovare un’altra canzone adatta per la Houston. L’attore hollywoodiano, all’apice della sua carriera all’epoca, non solo la trovò ma ebbe davvero un buon orecchio soprattutto per individuare il brano adatto per le potenti corde vocali della cantante afroamericana.
Si può dire, dunque, al di là di ogni ragionevole leggenda metropolitana che accompagnano sempre queste cronache in cui emergono dettagli su come sono nati film o canzoni, che la scelta non fu causale, ma ben ponderata. ‘I will alway i love you’, quindi, in realtà era già stata incisa da Dolly Parton quasi cinquanta anni fa; nel 1974, per l’esattezza. Nella cover di Houston, a metà brano, si può ascoltare in tutta la sua maestria il sax di Kirk Whalum.
Anche la versione originale di Dolly Parton venne usata nel 1974, da parte del regista Martin Scorsese, come sequenza del film: Alice non abita più qui. Mentre nel 1982 la stessa cantante la intonò in coppia con Burt Reynolds nel lungometraggio: Il più bel casino del Texas.
Nella storia della musica, però, ci entrava la cover di Whitney Houston, la quale ottenne tre 3 D’oro in Austria, in Francia e in Messico. Ben nove dischi di Platino in Australia, Cina, Danimarca, Svezia, Giappone, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Regno Unito e in Italia. Mentre in patria, negli Stati Uniti, un disco di Diamante.