Albert Frederick Arthur George nacque dall’unione tra il duca di York (in seguito divenuto re Giorgio V) e la principessa Maria di Teck, il 14 dicembre 1895 a York Cottage (Sandringham), era il secondogenito dopo il fratello Edoardo. Seguì i corsi di ufficiale di marina; durante la guerra mondiale prese parte alla battaglia dello Yütland. Passò poi nell’aeronautica. Dopo la guerra, studiò a Cambridge Nel 1920 fu nominato dal padre duca di York e conte di Inverness. Il 26 aprile 1923 sposò nell’abbazia di Westminster lady Elizabeth Bowes-Lyon, appartenente ad una delle più antiche famiglie nobili scozzesi dalla quale ebbe le due figlie Elisabetta e Margaret.
L’11 dicembre 1936, in seguito all’abdicazione del fratello Edoardo VIII, salì al trono prendendo il nome di Giorgio VI, poiché il suo primo nome Albert suonava troppo tedesco ed era stato già rifiutato dal nonno Edoardo VII. Fu incoronato il 12 maggio 1937 nell’abbazia di Westminster: la sua fu la prima incoronazione trasmessa dalla radio e registrata per la riproduzione privata dalla Bbc.
Durante la Seconda guerra mondiale il Regno Unito era alleato della Francia e poi degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, contro l’Asse. In quel difficile periodo dei bombardamenti su Londra, il Re seppe conquistare la stima e l’affetto dei suoi sudditi, rimanendo sempre saldamente al suo posto e rifiutando ogni fuga, anzi contribuendo con i suoi discorsi radiofonici a tenere alto il morale del paese durante la resistenza all’attacco subito dalla Germania nazista.
Nel dopoguerra Giorgio VI fu tra i principali promotori della ripresa economica e sociale del Regno Unito. Il suo regno vide inoltre l’inizio del processo di dissoluzione dell’impero coloniale britannico, processo che si concluderà però sotto il regno della figlia Elisabetta II.
Nel settembre del 1951 gli venne diagnosticato un tumore maligno, a causa del quale gli fu asportato un polmone; contestualmente sviluppò anche una forma di aterosclerosi.
Il 31 gennaio 1952, in contrasto con i consigli dei medici, volle recarsi all’aeroporto per salutare la principessa Elisabetta in partenza per un viaggio in Australia con tappa
in Kenya. Pochi giorni dopo, il 6 febbraio, Giorgio VI morì di trombosi coronarica durante il sonno mentre si trovava a Sandringham House, nel Norfolk, all’età di 56 anni. La giovane Elisabetta si trovava in Kenya per una visita ufficiale accompagnata dal marito. La notizia della morte del padre le arrivò a distanza, facendola diventare la prima monarca britannica dall’Atto di Unione del 1801 a trovarsi fuori dalla Gran Bretagna al momento della successione al trono.
Negli anni successivi, l’hotel del Kenya che ospitò la famiglia reale divenne meta turistica ma non solo: venne istituito uno dei rally più difficili del mondo che attraversò Kenya, Uganda e Tanganika e si concluse un giorno prima dell’incoronazione di Elisabetta, il 1° giugno 1953. Fu la fine di un’epoca e l’inizio di un nuovo regno.
L’incoronazione fu celebrata quindi il 2 Giugno 1953 nell’Abbazia di Westminster, quasi un anno e mezzo dopo la sua ascesa al trono: dopo le celebrazioni, Elisabetta II
si trasferì insieme al marito Filippo a Buckingham Palace, la residenza ufficiale dei sovrani del Regno Unito situata nel centro di Londra.
Elisabetta deve affrontare il tramonto dell’Impero britannico, segnato dalle rivolte in Kenya e Iran e soprattutto dalla crisi del Canale di Suez, che sancisce la rinuncia a ogni tentativo di imporre la propria sovranità. Seguono i decenni degli attentati terroristici in Irlanda e Scozia, attraversate da forti spinte autonomiste fino alla pace degli anni Novanta. Nonostante il carattere schivo, in parte mitigato dalla passione per abiti colorati e copricapo alquanto originali, la Sovrana si conquista nei decenni successivi l’affetto della gente.
Un rapporto che subisce un serio ridimensionamento nel 1997, con la morte di Lady Diana, moglie del primogenito ed erede Carlo. E’ il momento di minore popolarità, con l’opinione pubblica che vede nella sua reazione fredda alla tragica scomparsa, il chiaro segno dell’ostilità verso la nuora. Nel 2007 raggiunge un primato storico: la più anziana sovrana britannica di tutti i tempi.
Oltre ad essere una dei sovrani che ha viaggiato di più al mondo, Elisabetta II ha avuto oltre 125 milioni di sudditi e ha visto sfilare sotto i suoi occhi ben 12 Primi Ministri ricordando i più noti: Churchill, Margaret Thatcher e Tony Blair.
Il suo regno, che dura da ben 69 anni, è il più lungo della storia inglese e il più duraturo in assoluto per una regina.