Alzi la mano chi pensava che la saga di Matrix non sarebbe mai ritornata nei cinema? Difficile pensare il contrario. C’era da aspettarselo. D’altronde Hollywood non riesce più a creare nuove idee, non riesce a dare vita a nuovi eroi. Tutti quelli che vengono proposti appartengono alla cosiddetta età dell’oro del cinema e anche Neo no, non poteva starsene in disparte.
L’eletto è tornato e con lui quella maledetta matrice che pareva essersi rassegnata ad un periodo di pace dopo la battaglia finale. così non è stato, in fondo era impensabile che Thomas Andersson forse morto per davvero. Le sorelle Wachoski, dopo anni, hanno trovato il modo di far resuscitare la serie cinematografica, la parola non è stata scelta a caso, visto che il titolo del nuovo capitolo è: Matrix Resurrections.
‘Resurrezioni’, appunto. In questo quarto capitolo, che dovrebe fungere da film inaugurale per una seconda trilogia, tutto ritorna in vita per riprendere l’epica battaglia tra gli uomini e le macchine; o meglio tra gli uomini e il mondo virtuale.
Nonostante la grande attesa, nonostante le tante speranze riposte, purtroppo, qualcosa in ‘Matrix Resurrections’ non ha funzionato. Solitamente la colpa è da imputare alla volontà di forzare una trama per farla tornare i fasti di un tempo. L’originalità, però, è ormai persa proprio a causa degli anni che sono passati. Ma non è questo il vero punto.
‘Matrix Resurrections’ è un film che contiene un altro film, il primo, abbastanza ricalcato. Senza dimenticare quanto è successo negli altri due. Una sorta di revival sviluppato in funzione di qualcosa che ancora deve accadere e che, molto probabilmente, si vuol mostrare nei successivi capitoli.
Eppure, il nuovo capitolo, a quanto pare, non ha convinto fino in fondo. A parte qualche recensione negativa che, diciamo la verità, ci può stare, quello che parla chiaro, quello che non ammette mai replica, è di fatto il botteghino: solo 70 milioni di dollari incassati a fronte della cifra per produrlo.
Non convince, molto probabilmente, per i troppi rimandi, per alcuni momenti in cui invece di caricare gli spettatori in sala, rischia di portare quasi alla noia. Si, decisamente più riflessivo, per non dire quasi introspettivo, ma appare quasi tirato per le lunghe.
Le scene d’azione non mancano e sono maggiormente concentrate all’inizio e nella parte finale, nel mezzo troppa trama da risultare, in alcuni momenti, addirittura pesante. Si cerca in tutti i modi di creare un effetto sorpresa che in realtà manca. Che in realtà non si vede, rischiando anche di mettere in confusione anche chi guarda il film.
Più che una vera e propria ‘resurrezione’ è stato un ritorno pensato non in maniera malevola ma sviluppato in modo apparentemente confusionario. La scelta d’incastrare Neo nella matrice come quello che colui ha creato il videogioco in cui, paradossalmente, racconta quanto è successo nei precedenti capitoli sembra, però, lanciare un messaggio molto chiaro: dopo quei tre film non c’è più nulla da dire e molto probabilmente è proprio così.
Nonostante tutto, Keanu Reeves ha comunque dato la sua disponibilità nel prendere parte ad un possibile quinto episodio della saga. Resta solamente da capire quanto tempo ci vorrà affinché diventi realtà e non in senso virtuale. Ci siamo intesi…