Un paio di settimane fa vi avevamo promesso che avremmo continuato a parlarvi dei cowboy e delle loro origini. Partiti dalla nascita dei ranch, oggi riprendiamo dove ci eravamo lasciati; ripartiamo dal punto in cui vi avevamo accennato sull’errata convinzione che i cowboy sono quelli visti in tanti film americani, compresi quelli epocali di Sergio Leone.
Da quelle opere, da quelle storie, più o meno leggendarie sul grande e piccolo schermo tutti quanti, chi più e chi mano, abbiamo fantasticato almeno una volta nel pensare che un pistolero come John Wayne o Clint Eastwood sia realmente esistito.
Alcuni fatti accaduti in quello che viene considerato il vecchio west sono stati tramandati. Alcune volte fedelmente e altre volte in maniera romanzata, ma sempre accompagnato con l’aura del mito e della stessa leggenda che si è costruito su quei sconfinati territori.
Dopo aver lasciato spazio agli indiani d’America, con la promessa che torneremo a parlare di loro, è giunto il momento di sfatare questo mito errato, anche questo tramandato per esigenze di mero spettacolo cinematografico. Con questo non significa addossare la colpa su Hollywood, ma è sempre bene sapere che i cowboy sono coloro che operano all’interno di un ranch.
Si interessano del bestiame, lo fanno pascolare, si prendono cura degli animali, sono armati per difendere la proprietà da eventuali attacchi esterni. Tale figura deve essere tenuta distinta dai cosiddetti ‘gunslinger’, conosciuti anche come ‘gunfighter’. Tradotto nella nostra lingua, entrambi le espressioni contengono il significato di ‘pistolero’.
A questo punto qualcuno si chiederà qual è la vera differenza tra le due figure? Figure che sono state unite per esigenze di spettacolo in oltre cento anni di storia del cinema. Se ormai abbiamo inquadrato i cowboy, come coloro che cercavano lavoro ed erano per lo più disperati in cerca di una casa; almeno così narrano le cronache dell’epoca.
I pistoleri erano intesi come fuorilegge o appartenenti a bande criminali. Eppure, lo stesso vocabolo inglese, gunslinger, non sempre possedeva, nella sua accezione apparentemente cristallizzata, verso un lato negativo. Per esempio, figure reali di quel periodo, operanti come tutori della legge, quindi come sceriffi, erano identificati proprio come pistoleri. Basta fare due nomi: Pat Garret e Wyatt Earp, quest’ultimo divenne famoso per la sfida all’Ok Corrall, avvenuta il 26 ottobre del 1881.
Ma, come scopriremo nelle prossime settimane, il nome di ogni pistolero entrato nella storia, chi più e chi meno, è legato indissolubilmente ad un fatto realmente accaduto in quel periodo; vicende entrate nel mito e che hanno oltrepassato la barriera del tempo.
I prossimi appuntamenti non saranno continui, magari seguiremo il calendario per gli anniversari oppure andremo a ruota libera nell’entrare, sempre di più, nel mito americano, senza smontarlo; ma semplicemente per analizzarlo.