Quasi un mese fa, il 12 ottobre, avevamo parlato della scoperta dell’America, approfondendola nella sua essenza. A distanza di quasi trenta giorni torniamo a parlare di Stati Uniti d’America. analizzando le origini di un elemento che ha alimentato il mito americano: il ranch.
Entrato nell’immaginario collettivo da sempre, in questi ultimi anni questo tipo di insediamento agricolo-rurale è, indirettamente, l’oggetto principale di una nota serie televisiva con Kevin Costner, intitolata ‘Yellowstone’, la cui quarta stagione, da noi, arriverà il prossimo 14 dicembre.
Esattamente la parola ‘Ranch’ deriva dallo spagnolo ‘rancho’, il quale a sua volta proviene dal francese ranger. In entrambi i casi stanno ad indicare un alloggio militare. I ranch, quando gli Usa erano ai primordi della loro estensione territoriale, ebbero un boom durante la corsa all’oro, in cui molti pionieri si riversarono in California durante la corsa all’oro. Questo però per quanto riguarda gli Usa.
In realtà i ranch, nel Canada, Messico e in paesi del Sudamerica, come Argentina e Brasile, erano già di uso comune, ma si differenziava dal nome. Per esempio in Argentina era conosciuto con il nome di fazenda.
Tornando al Ranch, è chiaro che il vocabolo ha assunto tale modalità di espressione perché la parola stessa è stata trasformata nell’inglese corrente; certo, si potrebbe dire anche americanizzazione del vocabolo medesimo. Sta di fatto che nella sostanza, il ranch, non si è mai differito dall’uso e della funzione nei vari paesi in cui è stato organizzato.
Inizialmente inteso come alloggio militare, il ranch è composto da diverse strutture: la villa del proprietario, l’alloggio dei cowboy e le stalle del bestiame. Ecco, su questo particolare bisogna soffermarsi, i cowboy. Anche loro, sono entrati nel mito e nell’immaginario collettivo come pistoleri solitari ed eroici. Per quanto nella realtà del west potevano esserci alcune situazioni simili riportate nelle opere di fantasie, i cowboy, nella loro essenza, sono coloro che si prendevano cura degli animali, quali bovini, ovini e suini. Quindi, erano responsabili del pascolo delle mucche.
Si, avete ragione: in queste mansioni non c’è nulla di leggendario di mitologico, solo la normalità di un lavoro, fatto per lo più di disperati, che cercavano un tetto e un po’ di soldi per sopravvivere. Eppure, si può cercare sempre di volare con la fantasia, pensando che sia esistito veramente un pistolero alla Clint Eastwood. Nonostante ciò, anche il cowboy ha tradizioni spagnole, le cui origini saranno esaminate nel prossimo articolo.
Tornando a concentrarsi sui ranch, leggenda vuole che i medesimi iniziarono ad essere organizzati in numero elevato durante la corsa all’oro, quando tutti i pionieri si spostarono verso ovest. Il periodo da considerare è quello che andava dal 1848 al 1855. Ciò, comunque, non voleva assolutamente dire che ad est non ci fosse nulla del genere. Anzi, al contrario.
Secondo quanto è emerso il primo vero ranch della storia degli Stati Uniti d’America è apparso qualche anno prima, esattamente nel 1658. A Montauk, nello Stato di New York, venne organizzato il Deep Hollow Ranch. Secondo alcune ricerche il sito esisterebbe ancora e svolgerebbe ancora le tipiche funzioni, ininterrottamente almeno, 300 e passa anni.
Non solo. Alcune cronache dell’epoca testimoniano che in quella zona i primi coloni europei che si insediarono in quell’aerea acquistarono il bestiame direttamente dagli indiani nel 1643. Dunque, si potrebbe ipotizzare, ulteriormente, che il Deep Hollow Ranch sia stato fondato ancor prima della data ufficiale o che abbia preso forma nel tempo fino a come oggi lo conosciamo proprio a partire dal 1658.
Questo argomento, nei prossimi appuntamenti di ‘Usa’ verrà ulteriormente approfondito con altri articoli: la settimana prossima toccherà ai ‘cowboy’.