Giusto il giorno prima del 2 novembre avevamo preparato un articolo per festeggiare il suo compleanno. Si, perché Gigi Proietti, in quella giornata, avrebbe compiuto 80 anni. Invece, come per Sean Connery il 31 ottobre, dovemmo ricordare la sua vita, celebrando la sua immensa carriera per uno altro motivo, triste e quasi impensabile proprio in quell’occasione. Gigi Proietti se ne andò in una clinica romana, dove era ricoverato da quindici giorni. Le sue condizioni si aggravarono il suo giorno prima della sua festa per problemi cardiaci, venendo trasferito nel reparto di terapia intensiva.
In poche ore il cordoglio di tutto il mondo dello spettacolo, e non solo anche di persone comuni e soprattutto i giovani, si fece sentire attraverso i social con messaggi postati attraverso l’hashtag ‘Gigi Proietti’. Pensammo, addirittura, che dopo la scomparsa di un gigante come Sean Connery, almeno lui ci avrebbe restituito il sorriso celebrando il suo traguardo degli 80 anni.
Si può dire che, a distanza di un anno, il Grande Maestro Gigi Proietti, in questo lasso di tempo che ci separa da quel giorno triste, non ha mai smesso di farci ridere. Siamo sicuro che, da quel giorno, ognuno di noi, nel suo piccolo, su YouTube cerca i suoi famosi ed irresistibili sketch per evadere, anche, dai problemi di tutti i giorni. Un evergreen, un classico, insomma da cui non si può transigere.
Romano doc, Proietti nacque il 2 novembre del 1940. Nella sua vita professionale ha fatto tutto o almeno quasi tutto. Attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico e insegnante d’italiano. Un’attività nel mondo dello spettacolo svolta, quindi, a 360 gradi.
Di formazione prettamente teatrale, in cui le sue doti di affabulatore e trasformista incominciarono a convincere il pubblico, ottenendo una prima notorietà con il suo spettacolo: ‘A me gli occhi, please’ nel 1976. Un successo strepitoso che ripeterà negli anni ’90 con repliche anche fino al 2000. Ma il vero debutto avvenne nel 1963 nello spettacolo scritto e diretto da Giancarlo Cobelli: Can Can degli italiani.
Con il cinema ha la sua vittoria con il personaggio di ‘Mandrake’ nel fortunatissimo film ‘Febbre da cavallo’ sempre nel 1976, in coppia con un altro romano doc, Enrico Montesano. Eppure, dopo una gavetta quasi decennale sul grande schermo, dopo questo film la carriera cinematografica per Gigi Proietti finisce lì, per non dire che termina quasi sul nascere. Forse a causa di alcune scelte di progetti cinematografici non proprio alla sua altezza.
Se comunque il palcoscenico era di fatto il suo habitat naturale, anche la televisione gli fu ‘amica’. A parte la parentesi sfortunata di ‘Fantastico’ dell’edizione 1983-1984, è negli anni ’90 che il vecchio tubo catodico gli regala il successo che il cinema stesso gli aveva tolto. Tre fiction su tutte: ‘Un figlio a metà’, ‘Italian Restaurant’ e ‘Il Maresciallo Rocca’. Proprio quest’ultima serie lo consacra definitivamente agli occhi del pubblico italiano. Nello stesso periodo interpreterà anche il personaggio dell’Avvocato Porta, ma Giovanni Rocca vince su tutti.
Negli ultimi anni aveva lavorato alla bellissima serie sul giornalismo d’inchiesta, ma su casi datati dal tempo, come una sorta ‘Cold Case’ all’italiana, con Francesca Inaudi: ‘Una pallottola nel cuore’.
Oltre alle fiction, Gigi Proietti, e oltre alla conduzione di ‘Fantastico d’inizio anni ’80 un altro piccolo successo l’ottenne con la trasmissione ‘Club ‘92’ della stagione televisiva 1990/91. Ha anche condotto la notte di Capodanno: quella che sanciva il passaggio dal ‘900 al nuovo millennio.
Certo, qualcosa ci sta sfuggendo nel ricordare tutti i suoi più grandi successi. Ma da quando iniziò effettivamente nel lontano 1955, come attore cinematografico, e nel 1964, come attore teatrale, elencare tutti i lavori a cui ha preso parte, che ha anche diretto è praticamente impossibile.
In ultimo: è vero, abbiamo in precedenza affermato che il cinema non gli regalò il medesimo successo ottenuto tra teatro e fiction italiana. In compenso è stato molto attivo doppiatore. Infatti, il grande Gigi non è solo famoso per aver prestato la voce al genio della lampada di Aladino, nel lungometraggio di animazione Disney nel 1992. Ma ha anche doppiato il primo film della saga di Rocky: prima che giungesse Ferruccio Amendola nel dare la voce a Silvester Stallone, ci fu proprio lui. Non solo ha prestato la voce ad attori come Dustin Hoffman, Kirk Douglas, Kevin Costner, Gregory Peck, Richard Burton, Paul Newman, Rock Hudson, Donald Sutherland e Robert De Niro.
Qui sotto il leggendario monologo di Rocky doppiato proprio da Proietti: