BENE ATALANTA E JUVENTUS, MALE LE MILANESI
Ci si aspettava una pronta riscossa dalle italiane dopo un inizio non proprio entusiasmante, nella appena conclusasi seconda giornata di Champions. Il riscatto invece è avvenuto solo parzialmente, grazie agli ottimi successi di Juventus e Atalanta, che hanno fatto da contraltare ai risultati deludenti di Inter e Milan, che si sono ulteriormente complicate il cammino per il prosieguo del torneo. Ma ora, come di consueto, passiamo all’analisi dettagliata dei singoli match.
Prime a scendere in campo, nella giornata di martedì, sono state Inter e Milan, impegnate rispettivamente contro lo Shakhtar Donetsk e l’Atletico Madrid.ù
L’Inter, contro gli uomini di De Zerbi, aveva l’obbligo di riscattarsi dopo la sconfitta beffarda di due settimane fa contro il Real Madrid. Certo, la trasferta in Ucraina non è mai agevole e anche stavolta così è stato. In un match che, a discapito del risultato finale (0-0) di emozioni ne ha regalate, i nerazzurri non sono riusciti a scardinare la granitica difesa dei padroni di casa.
Le occasioni non sono affatto mancate, da una parte e dall’altra, con la traversa colpita da Barella e l’errore clamoroso di Dzeko a due passi dalla porta, nel primo tempo. Nella ripresa invece, è Skriniar a compiere un salvataggio miracoloso e ad evitare il K.O.; mentre dall’altra parte, nel finale, è il portiere di casa, Pyatov, a rendersi protagonista di un paio di interventi “salva risultato”. Punteggio finale a reti inviolate, con un punto a testa, che sostanzialmente serve a poco ad entrambe le squadre, se non a muovere un classifica comunque deficitaria. Tuttavia, nulla è ancora compromesso e le occasioni per recuperare, di certo non mancano.
Ritorno amaro invece a San Siro per il Milan, a sette anni dall’ultima apparizione casalinga in Champions. Gli uomini di Pioli, contro un Atletico Madrid sempre ben messo in campo, ha dominato per la prima mezz’ora, trovando il vantaggio, al 20′, con Leao, il quale qualche minuto dopo, ha anche rischiato il raddoppio con una splendida rovesciata fermata solo dalla traversa. L’espulsione di Kessie per doppio giallo, alla mezz’ora, ha poi cambiato l’inerzia del match. Con la superiorità numerica, i colchoneros hanno praticamente assediato il Milan nella propria metà campo per tutto il secondo tempo.
Il fortino rossonero ha resistito fino al minuto 84 quando Griezmann ha trovato il pareggio con una magnifica conclusione al volo. Minuti finali concitati fino al 96′, quando viene assegnato, tra mille polemiche un rigore per gli spagnoli per un tocco di mano in area di Kalulu. Suarez dal dischetto non sbaglia e regala la vittoria ai suoi. Tre punti fondamentali per Simeone e i suoi, mentre si fa decisamente complicato il cammino del Milan, fermo ancora a quota 0 dopo due partite.
Mercoledì è toccato ad Atalanta e Juventus scendere in campo, rispettivamente contro Young Boys e contro i campioni in carica del Chelsea.
In casa bergamasca c’era grande entusiasmo per la prima in assoluto in Champions nel ristrutturato stadio casalingo. L’avversario non era di certo quello dei più abbordabili, avendo battuto addirittura il Manchester United di Cristiano Ronaldo nel turno precedente; ma gli uomini di Gasperini, spinti dal grande entusiasmo dei loro tifosi, hanno tirato fuori una di quelle prestazioni, tutta grinta e carattere, a cui ci hanno abituato in questi anni.
Partita giocata su buoni ritmi fin dai primi minuti, con l’Atalanta che avrebbe trovato anche il vantaggio dopo circa un quarto d’ora, se l’autorete di Lauper non fosse stata annullata per fuorigioco di Toloi. Il match comunque si decide nel secondo tempo, quando Pessina insacca sotto porta, ben imbeccato da Zapata, regalando ai suoi quei 3 punti che significano sorpasso allo Young Boys e primo posto nel girone. Possiamo quasi dire che, come avviene per i motori diesel, i nerazzurri sono finalmente ritornati dopo un inizio di stagione alquanto altalenante.
La Juventus, in ripresa in campionato, anche se non ancora completamente guarita, si trovava di fronte probabilmente l’avversario più difficile da affrontare in questo momento, il Chelsea detentore del trofeo. Match equilibrato all’Allianz Stadium, dove a brillare è soprattutto la stella di Federico Chiesa, l’unico che sembra in grado di tagliare come il burro la difesa avversaria.
Il Chelsea gioca alto e la Juve di rimessa rischia di trovare il vantaggio, ma pecca un po’ di precisione nell’ultimo passaggio e sotto porta. Al “pronti via” del secondo tempo però, lo scatenato Chiesa, ottimamente servito da Bernardeschi, trova il gol vittoria quando il cronometro è partito da appena 10 secondi. La reazione dei blues non è così veemente come ci si aspetterebbe dalla squadra campione in carica, e gli unici brividi corsi dalla difesa bianconera sono nel finale, con le occasioni capitate a uno spento Lukaku e ad Havertz. Il risultato non cambia e la Juventus vola al comando del girone a punteggio pieno.
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