Nella terza ed ultima parte non si può però dimenticare la volta in cui fece emozionare persino il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Era il 30 dicembre del 2015 e durante tutta la sua esibizione il pubblico rimase all’in piedi e soprattutto da notare anche una donna bianca, cui non si riesce a capire chi sia, che si emoziona più di tutti. Forte messaggio di come la sua musica, intonata con una voce aggraziata e divina, sia andata oltre la propria comunità e conquistando tutta l’America e non solo.
Due anni più tardi annuncia che non farà più concerti e la sua ultima apparizione sul palco fu risale a dicembre, sempre del 2017, durante la celebrazione per i venticinque anni della Elton John Foundation, in cui deliziò il pubblico con ‘I say little prayer’.
E’ comunque l’inizio della fine dei suoi giorni. La regina si ritira a vita privata e di lei si perdono le tracce per diversi mesi, fino a quando il 13 agosto del 2018 quando rimbalza la notizia, su tutti i media, del suo ricovero improvviso nell’ospedale della città di Detroit.
Tre giorni dopo, il 16 agosto, lascia questa vita terrena a causa di un tumore al pancreas per entrare, di diritto e ancor di più, nella leggenda delle sette note. Non è un caso, forse, che il film dedicato alla sua vita, ‘Respect’, sia uscito proprio, negli Stati Uniti d’America, il giorno 13 agosto: quasi a volerla celebrare a partire dagli ultimi giorni della sua vita.
Il film, diretto da Liesl Tommy e che chiude la rassegna di cinema di Locarno, dovrebbe raccontare se non tutto, almeno i momenti salienti dell’esistenza della grande cantante. Dai problemi di alcool a quelli con il cibo, senza tralasciareanche quelli subiti a causa delle violenze da parte del marito, Ted White, interpretato da Marlon Wayans.
Lo stesso attore, chiamato in causa da qualche polemica relativa al suo personaggio che parrebbe esser stato troppo addolcito, ha risposto così: “Spero che Ted White guardi il film e sia soddisfatto del modo in cui abbiamo trattato il suo personaggio, perché avremmo potuto anche dipingerlo come un mostro. Era diventato importante e le sue insicurezze così come la sua gelosia sono emerse e così di colpo c’era questo piccolo uomo che attaccava la sua donna perché non riusciva a gestirla”.
Dichiarazioni abbastanza pesanti da parte dell’attore Marlon Wayans, fratello di Damon Wayans, conosciuto per film come ‘L’ultimo Boyscout’ con Bruce Willis e la serie televisiva ‘Leathal Weapon’, ispirata alla saga cinematografica ‘Arma letale’, con Mel Gibson e Danny Glover. Queste frasi sono state anche riportate dal quotidiano italiano ‘Il Giornale’.
Nella realtà il matrimonio con Ted White ebbe inizio nel 1961 e non fu, purtroppo, rose e fiori per Aretha Franklin; la loro unione terminò otto anni più tardi, per le continue violenze subite dal marito e la canzone ‘Respect’ si riferiva, indirettamente, proprio a questa sua tragica situazione.
Nei panni dell’iconica Regina del Soul c’è Jennifer Hudson, non una sprovveduta quando si tratta di cantare. Infatti durante il funerale di Aretha Franklin, trasmesso con una lunghissima diretta televisiva da parte della Nbc e Channel 7 di Detroit, la cantante e attrice dette sfoggio delle sue abilità vocali esibendosi sulle note di ‘Amazing Grace’, davanti al feretro della cantante.
Da quello che emerso, però, secondo un primo giudizio, grazie al quotidiano appena citato, e che la sceneggiatura, scritta da Tracey Scott Wilson, non è che sia stata rispettosa della realtà. A parte qualche particolare romanzato, che in fondo ci può anche stare, sarebbe stato addolcito anche il ruolo del padre, interpretato da Forrest Whitaker, il quale era si, di fatto, un predicatore battista, ma non rispettoso, neanche lui, del legame matrimoniale.
Molto probabilmente sarebbe stato omesso un ulteriore particolare, quello relativo al cibo. Aretha, a quanto pare, negli ultimi anni della sua vita aveva problemi di peso e alle volte, proprio per evitare di aumentare eccessivamente, preferiva non mangiare.
Non si sa quanto saranno vincenti queste scelte nell’economia del biopic. Seppur vero che una parte della critica non si sia espressa in maniera positiva, non significa che il film deve essere automaticamente negativo; precisando che comunque i critici hanno puntato il dito contro alcune scelte sia dello sceneggiatore che da parte del regista e non sulla qualità del film stesso.
Forse, ma questa è solamente una nostra ipotesi, magari verranno riproposte le immagini del corteo funebre in quell’occasione videro passare in mezzo alla strada e tra due ali di folla, oltre a diverse auto bianche, anche alcune Cadillac di color rosa. Stesso tipo di auto e stesso colore indicato dalla stessa cantante nella sua hit del 1985 già ricordata in questo suo lungo speciale: Freeway to love.
La camera ardente della Franklin venne organizzata il 29 agosto, tredici giorni dopo la sua scomparsa. Al di là dei tempi molto lunghi, dettati forse per l’organizzazione dell’omaggio che si doveva a lei ai lettori esperti di musica, magari quelli leggermente più attenti, forse avranno notato un particolare. Proprio in quella giornata di fine estate, semmai fosse sopravvissuto il 25 giugno del 2009, il Re del Pop Micheal Jackson avrebbe compiuto 60 anni.
Una coincidenza, vero? Un cerchio che si aprì con Il Re Elvis, il 5 luglio del 1954, e che si chiuse poi con la Regina Aretha. Strano alle volte il destino dei Re della Musica.