Daniele Liotti sulla settima stagione: ‘Le premesse ci sono tutte’
5.246.000 milioni di telespettatori per l’ultima puntata di ‘A un passo dal cielo 6’. Ammettiamolo, forse, ci si attendeva di più. Nonostante questo risultato il successo, comunque, non è mancato alla serie che ormai appassiona gli italiani da almeno dieci anni. Da quel lontano 2011 quando in sella al progetto c’era Terence Hill e non Daniele Liotti.
Panorami mozzafiato, storie semplici e il giusto mix di ironia e riflessione. Questi ed altri elementi hanno contribuito al successo della sesta stagione della fiction rai, prodotta da Lux Vide, ‘A un passo dal cielo’. Otto episodi in forma di film che hanno incollato gli italiani ogni giovedì sera, fino al finale rivelatore del mistero della tragica morte della moglie del personaggio Francesco Neri, interpretato da Daniele Liotti.
In questi casi i commenti positivi si sprecano, tralasciando qualche negatività. D’altronde è anche logico. Quando si vince non è necessario trovare difetti o possibili errori. Le storie, come i casi che i protagonisti erano chiamati a risolvere, hanno di sicuro appassionato il pubblico. Ma prima di tutto ciò che, quasi sicuramente, ha davvero spinto la gente a seguire la serie sono state, se non tutte almeno in parte, le sottotrame incentrate sugli stessi protagonisti.
L’elemento personale, alle volte, incuriosisce di più dell’elemento principale che funge da elemento portante della trama. Se poi la stessa ‘situazione personale’ è ben intrecciata con la storia principale il gioco è fatto ed il successo è assicurato. In queste otto settimane, ‘A un passo dal cielo 6’, non ha però conquistato i 6 milioni di telespettatori nella sua totalità.
Ha oscillato, per non dire che, è anche sceso sui 4 milioni. Numeri abbastanza bassi rispetto a fiction che, da quando è iniziato il 2021, hanno toccato o sfondato ampiamente la quota dei già citati 6 milioni. Questo dato, comunque, rientra nella logica del protrarsi di un progetto che, nel tempo, non riesce a mantenere lo stesso trend.
Dopo la puntata finale di ieri, è naturale attendersi una settima stagione, sulla quale ancora non si sa nulla in merito. Ma l’attore protagonista Daniele Liotti negli ultimi giorni ha rilasciato una dichiarazione in tal senso. Poche parole che lasciano molto di più di una semplice speranza per tutti coloro che si sono affezionati alle storie di San Candido. ‘Le premesse ci sono tutte’.
Dire, però, che è solo merito di Daniele Liotti è sbagliato. Non bisogna dimenticare Enrico Ianniello, storico attore della fiction accanto all’attore del personaggio Huber ovvero Gianmarco Pozzolli. Ianniello, insieme all’attore di Huber, e Serena Iansiti, la new entry, oltre al lato comico ha anche completato il lato romantico della storia che non guasta mai. Ottima anche la prova dell’attrice Giusy Buscemi.
La sua presenza, in realtà, non rappresenta una novità, me bensì un ritorno e chissà se effettivamente la rivedremo nuovamente nella prossima stagione. Brava anche la ragazza, Jenny De Nucci, che s’innamora del ragazzo cagionevole di salute. Ma soprattutto, ritornando al punto di partenza, quando sono stati citati gli elementi principali che hanno determinato il successo di questo sesto ciclo di episodi, ci sono altri due elementi che non devono essere dimenticati.
Elementi che hanno completato in maniera impeccabile la struttura narrativa della serie. Primo: le massime o le frasi dei grandi personaggi che appaiono alla fine di ogni puntata, per sancire la morale insita nel messaggio che in quell’occasione si vuole lanciare agli spettatori. Secondo e ultimo elemento, ma non meno rilevante, è la colonna sonora. Quella trascinante e orecchiabile ‘If I could – Feel alive’ di Andrea Guerra, intonata per l’occasione dalla cantante Chiara Galiazzo. Usata per accompagnare diversi momenti dei vari episodi, specialmente quelli finali.
L’ultima puntata di ‘A un passo dal cielo 6’, come detto, ha totalizzato ben 5.246.000. Ciò non vuol dire che lo schema narrativo sta incominciando a stancare. D’altronde lo abbiamo detto anche in precedenza: più avanti si va e più diventa difficile trovare nuove storie originali per attirare sempre di più il pubblico.
Certo alcuni schemi ormai sono ripetuti fino alla noia. Ma non riguarda solo questa fiction e sarebbe assurdo criticarla solo per questo motivo. Sta di fatto che comunque il finale di ieri ha sancito la chiusura di un capitolo, quello del dramma dell’ex-forestale Francesco Neri. E chissà che nella nuova stagione la vita non ritorni a sorridere fra i monti spettacolari che hanno fatto da cornice a questa piacevole, leggera e commovente fiction italiana.