Che il lunedì ci vuole la scossa per riprendersi dopo il weekend ormai è risaputo. Ma alle volte è molto difficile trovare il giusto ritmo per affrontare il giorno più antipatico del fine settimana. Per questo motivo ‘FreeTopix Magazine’ per la rubrica de ‘La canzone del lunedì’ opta sempre per canzoni o singoli abbastanza o molto ritmate. E mai come questa volta la parola ‘ritmo’ va ancor più a braccetto delle precedenti con un brano veramente travolgente.
Difatti ‘Ritmo’ è un singolo, uscito il 18 dicembre del 1997, del gruppo musicale italiano ‘Litfiba’, composto da Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Il brano anticipava l’uscita dell’album intitolato ‘Mondi Sommersi’. Esattamente il settimo ed il penultimo prima dello scioglimento del gruppo che avvenne qualche anno più tardi.
‘Ritmo’, conosciuto anche come ‘Ritmo 2’, sin dalla sua uscita rappresentò un’autentica novità per tutti fans che fino a quel momento seguivano i Litfiba. Il genere rock, marchio di fabbrica della band, sconfinò nello stile elettronico. Creando, così, un suono più robusto e integrato con diverse sfumature.
‘Ritmo’ e ‘Ritmo2’ in verità sono anche i titoli di due versioni della stessa canzone. La prima versione presenta un sound più funk e la seconda, appunto, più elettronica. Il successo fu talmente immediato che ebbe innumerevoli passaggi radiofonici, portando ‘Mondi sommersi’ a conquistare il disco di platino con 700.000 mila copie, venendo superato poi da un altro album di maggior successo: Infinito.
La tracklist dell’album è composta da ben undici canzoni: ‘Ritmo’, ‘Imparerò’, ‘Regina di cuori’, ‘Goccia a goccia’, ‘Si può, ‘Ritmo 2#’, L’esercito delle forchette, ‘Sparami’, ‘Apri le tue porte’, ‘Dottor M.’, In fondo alla boccia’.
Rispetto alla maggior parte dei brani ‘Ritmo 2’, in realtà pare non avere una tematica ben precisa come le altre: i rapporti con l’altro sesso, la situazione politica e sociale, la critica alla società e l’incitamento al desiderio di rivalsa. Eppure, ‘Ritmo 2’, sembra comunque lanciare un messaggio: ‘affrontare l’onda’, usata come metafora per indicare gli ostacoli della vita. E’ chiaro che questa è solamente la nostra visione sul testo scritto da Piero Pelù.
Qui sotto le due versioni: