Prosegue il successo della serie ‘A un passo dal cielo’. Sesto ciclo di episodi sottotitolati ‘I Guardiani’. Prosegue rimanendo in testa ai programmi di prima serata ma, rispetto alle prime puntate, perde quasi due milioni di telespettatori. I 4.747.000 di pubblico dimostrano, essenzialmente, due elementi. Primo che non è facile attirare molti telespettatori a distanza di tempo. Secondo: il successo della serie è fortemente connesso ai paesaggi maestosi, mozzafiato e paradisiaci che il set naturale offre.
Un chiaro segnale d’incremento per il turismo. Un chiaro messaggio per confermare che il nostro è veramente il ‘BelPaese’. Ma al di là di tutto ciò bisogna sempre considerare persino un ulteriore aspetto: la bravura degli attori. Si, è vero. Lo abbiamo accennato un paio di settimane orsono. Forse rischiamo di essere ripetitivi in alcuni frangenti, onde evitare eventuali spoiler per chi si sia in realtà perso la puntata e ha tutte le intenzioni di recuperarla su Raiplay.
Però nel rivedere la puntata di ieri la sensazione è che i momenti di ilarità, ironici o comici, come meglio preferite, trascinano, in alcune occasioni, gli intrecci della trama, quando la medesima rischia di rallentare paurosamente. Enrico Ianniello e Serena Iansiti, in fondo, ‘fanno veramente una bella coppia’. Questa espressione, per parafrasare le parole usate nella fiction, conferma il fatto che i due attori aiutano molto con la loro verve spontanea.
Danno quel pizzico di ‘follia’ ad una serie che rischierebbe di apparire appiattita agli occhi dei telespettatori. Ciò non significa, nemmeno lontanamente, alludere che le storie, sottotrame, gli intrecci tra i vari personaggi non funzionano o che non siano convincenti, anzi. Senza nulla togliere a Giusy Buscemi e Daniele Liotti.
È chiaro che ormai gli schemi sono sempre quelli, consolidati e semmai ce ne sia l’occasione di rinnovarli. ‘A un passo dal cielo’, comunque, riesce ad attirare, molto probabilmente, per il semplice motivo di regalare al pubblico italiano due ore di totale rilassamento. Tra luoghi in cui tutti quanti noi vorremmo rifugiarci per trovare pace, la trama principale, l’ironia e appunto la riflessione leggera ma significativa.