Ci eravamo lasciati una settimana fa, per la rubrica ‘Usa’, con la bella notizia della condanna dell’agente di polizia Derek Chauvin. Ritorniamo ad analizzare i fatti a stelle strisce dopo l’importante discorso che il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha tenuto questa notte al Congresso.
Alcune testate online hanno descritto il discorso come uno ‘spronare’ i due rami di Capitol Hill. Forse, è bene precisarlo, che ci sarebbe dell’altro. L’ex ‘Sleepy Joe’ sembra spronare, invece, tutti e cinquanta gli Stati dell’unione. Le sue parole hanno conquistato anche le due donne più potenti della nazione: la Vice Presidente Kamala Harris, notando che nella storia del Paese è la prima volta che un Presidente al Congresso usi l’espressione ‘Signora Presidente’, e la Speaker della Camera dei Rappresentati Nancy Pelosi.
Solitamente tale appuntamento, che si svolge a rami unificati del parlamento, si tiene annualmente e, nel suo complesso, viene definito ‘Discorso sullo Stato dell’Unione’. Generalmente è previsto nel secondo mese dell’anno. È stato lo stesso Joe Biden a voler rinviare l’evento istituzionale il giorno prima della scadenza dei suoi primi cento giorni alla Casa Bianca.
Mossa logica e audace, si potrebbe dire, visto che al momento è riuscito nell’impresa di far vaccinare oltre duecento milioni di americani. Un traguardo che ha portato persino all’annuncio di abbandonare l’uso delle mascherine per le persone inoculate dei vari sieri anti-covid negli spazi aperti. Purché ci sia la distanza di due metri. Qualche mese fa fu presa quasi la stessa disposizione ma al chiuso e solo per i vaccinati.
Ha anche affermato quanto avevamo annunciato in un altro nostro articolo, di due settimane fa, sulla crescita del pil americano. Oltre il sei per cento. Eppure, ammonisce il Presidente, c’è ancora molto da fare nonostante ‘L’America ha ripreso finalmente a camminare’.
‘Il futuro dell’America è nelle nostre mani’ sottolinea un Joe Biden che sta facendo di tutto per mantenere gli impegni presi durante la campagna presidenziale. Non è un caso che il suo programma è ampiamente ambizioso. Un programma da quattro mila miliardi di dollari utili per rilanciare definitivamente gli Stati Uniti d’America. E non come dicemmo erroneamente qualche settimana fa ‘quattro milioni di dollari’.
Investimenti funzionali non solo alle infrastrutture ma utili anche per all’abbattimento delle diseguaglianze. Diseguaglianze, appunto, non solo economiche. Il problema è ben più complesso di quello che si pensa ormai. Forse nemmeno la tanto annunciata riforma della polizia potrà cancellare quanto è successo, ma dipende sempre in che modo verrà realizzata.
Si pronuncia anche sul tema dell’immigrazione, definendola vitale per il Paese. Ribaltando di fatto il concetto di Trump. Ovvero quello che ormai il mondo intero ha sempre pensato: che gli Stati Uniti d’America sono un Paese che accoglie. Affronta la questione affermando, anche, che semmai la sua idea, intesa come proposta di legge già presentata, risulti essere divisiva non gli darebbe fastidio se anche qualcun altro avanzasse una soluzione che mettesse d’accordo tutti. L’invito è rivolto al GOP. Ovvero al Grand Old Party meglio conosciuto come Partito Repubblicano.
Conferma l’innalzamento della pressione fiscale ma non nei confronti di coloro che hanno un reddito inferiore di 400.000 dollari. Sostenendo che la classe media non verrà colpita da altre imposte. Sempre su tale questione ha espresso la volontà, mai nascosta, di invitare i 650 americani più ricchi della nazione di pagare il giusto per quanto riguarda l’obbligo di contribuzione.
‘I dollari delle tasse americane devono essere utilizzati per acquistare prodotti americani, fabbricati in America, per creare posti di lavoro americani. È così che dovrebbe essere ed è così che sarà con questa Amministrazione’.
Come abbiamo accennato in precedenza Joe Biden ha spronato non solo il Congresso, ma tutta l’America. Ammonendola del fatto che i detrattori non aspettano altro che la disgregazione degli stessi Stati Uniti. Le sue parole sono un appello all’unità e di andare avanti verso la strada della ripresa.
È pur vero, però, che un discorso per avere effetto, per essere convincente, deve comunque presentare delle espressioni particolari. Delle frasi ad effetto che convincano il più possibile tutti coloro che ascoltano. Ce ne sono due in particolare che meriterebbero di essere segnalate e non lasciate nel dimenticatoio come spesso, purtroppo, succede.
La prima: ‘A Wall Street ci sono bravi ragazzi e donne, ma Wall Street non ha costruito questo Paese. La classe media ha costruito il paese ed i sindacati hanno costruito la classe media’. La seconda: ‘Ho spesso detto che la nostra più grande forza è il potere del nostro esempio, non solo l’esempio del nostro potere’.
Parole semplici per frasi forti e che colpiscono. Si potrebbe andare ad oltranza nel citare i passaggi più rilevanti. Di certo non ha dimenticato le sfide del clima, del ritiro delle truppe in Afghanistan. Stabilendo che l’impegno degli americani non verrà comunque meno in alcune aeree del mondo. Ha menzionato di aver parlato con i vari Capi di Stato assicurando a loro che l’America è tornata e che riprendendo il discorso dei detrattori: ‘Come ho detto a tutti i leader mondiali che ho incontrato nel corso degli anni, non è mai, mai, mai stata una buona scommessa scommettere contro l’America, e ancora oggi non lo è’.
Si può dire il suo discorso, per quanto gli si attribuiva una posizione troppo a sinistra, è in perfetto equilibrio fra le due fazioni politiche. Non si sa quante promesse riuscirà a mantenere. Non si sa quanti progetti legislativi porterà a compimenti, ma fino a questo momento sembra, e ripetiamo sembra, sulla strada giusta.
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