L’annuncio è diventato ufficiale ieri e non c’è nemmeno da meravigliarsi. Quando per quattro serate consecutive si riesce a tenere incollati davanti al televisore sei milioni di telespettatori la conferma diventa d’obbligo. In fondo anche ‘FreeTopix Magazine’ se si era accorto del trend positivo di ‘Makari’. Non è un caso, quindi, che attraverso il suo account twitter il produttore della Palomar, Carlo degli Esposti, ha cinguettato così: ‘A che servono le parole? Bastano i numeri, quindi 6 milioni 451 mila grazie e… arrivederci Makari’.
Frasi eloquenti che non lasciano spazio ad ulteriori dubbi e che lasciano i fan tranquilli per la seconda stagione. Dunque Saverio Lamanna e le sue casuali indagini torneranno molto presto. Tornerà con Piccionello e Suleima. Il punto, adesso, è pazientare visto si è usato l’espressione ‘molto presto’. Non l’abbiamo usata perché siamo certi di qualcosa, anzi. Il ‘molto presto’ è inteso, come mera è semplice previsione intorno al 2022. Non si sa se nella primavera o l’autunno dello stesso.
Tutto dipende entro quanto verranno realizzati i copioni e se il set verrà aperto direttamente questa estate. Senza dimenticare ancora l’emergenza covid, che comunque, durante il periodo del lockdown non ha bloccato il set della serie televisiva, come ci aveva rivelato durante la sua intervista l’attore Dmoenico Centamore.
Si spera anche che la seconda stagione di ‘Makari’ continuerà ade essere accompagnata dalla bellissima colonna sonora di apertura, intonata da ‘Il volo’. Ulteriore elemento distintivo della fiction e determinante per la conquista dei telespettatori. Eppure la conferma della serie ispirata dai romanzi di Gaetano Savatteri non era affatto scontata.
Può capitare, in effetti che alcune novità possono tradire nell’immediato le attese. Altre, invece, convincere per il modo scanzonato con cui vengono trattati diversi temi sociali. Ci sarebbe anche un altro punto da non sottovalutare e che, nel proseguo delle puntate, da non mettere più in evidenza: Saverio Lamanna non ha nessuna attinenza con ‘Il commissario Montalbano’.
Sono due personaggi completamente diversi fra loro. Il primo è un giornalista scrittore che si avvicina ai casi che risolve in modo molto casuale; il secondo è un poliziotto. Entrambi siciliani doc, ma attraverso cui, i loro rispettivi autori,vengono raccontati due lati totalmente diversi della stessa regione.
In ultima analisi la vittoria di ‘Makari’ lo si deve non per aver retto il paragone con il personaggio ideato da Camilleri, visto che sussistono degli elementi molto eterogenei, ma perché ha semplicemente convinto con le caratteristiche proposte già in campo letterario, grazie anche all’altro giornalista e scrittore siciliano: Gaetano Savatteri.