L’amore autentico è dedizione, cura e completamento fra due individui, o senso di vuoto e nostalgia provocato dalla sua assenza. Il concetto puro dell’amore, l’Idea d’amore, per citare le teorie platoniche, è trascendente ad ogni mutamento geografico, sociale, politico o culturale.
Il giorno di San Valentino che si celebra ogni 14 febbraio febbraio, ha alle spalle una tradizione millenaria, che nel corso del tempo si è andata lentamente modificando. Ai tempi dell’antica Roma fra il 13 e il 15 febbraio si festeggiavano I Lupercali, festa pagana della fertilità.
Fu istituita come festa cristiana il 14 febbraio 496 d.C. da Papa Gelasio I, la giornata degli innamorati prende il nome da un martire,vescovo romano Valentino, noto come guaritore degli epilettici e difensore delle storie d’amore. Il Santo dedicò la propria vita alla comunità della propria
città, dove nel secondo secolo le persecuzioni nei confronti dei cristiani erano molto diffuse.
Esiste una lunga genesi e una storiografia non ben chiara. Alcuni suppongono che si tratti di due santi diversi. Il primo originario di Interamna Nahars, l’attuale Terni,dove nacque nel 176 e fu vescovo,difensore delle storie d’amore. Il santo placò un litigio tra due innamorati offrendo loro una rosa e guidandoli verso il matrimonio cristiano.
Il secondo non si ha notizie certe della sua esistenza o forse è sempre il primo martire citato giustiziato a Roma, l’imperatore Claudio II lo invitò caldamente al convertirsi al paganesimo, il vescovo cristiano rifiutò. Venne imprigionato nel 274 per aver celebrato un matrimonio “misto” tra
la cristiana Serapia e il legionario pagano Sabino considerato un sacrilegio all’epoca.
Una leggenda narra che durante la sua prigionia Valentino si innamorò di una ragazza cieca, figlia del custode della prigione. La fanciulla riacquistò la vista e lesse l’ultimo messaggio di Valentino a lei dedicato, prima di essere martoriato e lapidato. San Valentino è il protettore della città di Terni dal 1644. Per tutto il mese di febbraio si festeggiano gli eventi Valentiniani festa religiosa dedicata alle benedizioni: dalla promessa per i fidanzati, al
rinnovo del legame matrimoniale.
Nel Medioevo persone di alti ranghi celebravano i festeggiamenti di San Valentino durante le danze gli uomini estraevano un biglietto che riportava il nome della dama che avrebbe dovuto ballare con loro, e per renderlo visibile a tutti lo legavano alla manica del proprio vestito.
Verso la fine XIV secolo l’inglese Geoffrey Chaucer scrisse un poema The Parliament of Fowls (Il Parlamento degli Uccelli) per celebrare il matrimonio fra Riccardo II e Anna di Boemia. Nel testo si collega la figura di Cupido a San Valentino identificando per sempre il nome di questo santo nel cuore degli innamorati e diffondendo questa tradizione nel mondo.
Attualmente il giorno di San Valentino viene ricordato in modalità diverse,vi elenchiamo una serie di curiosità e tradizioni nel mondo. Il detto paese che vai e usanze che trovi calza a pennello. In Kenya le donne regalano una zucca piena di vino di palma, e gli uomini donano un pezzo di
focaccia di tiglio. Alla fine di questo scambio di doni gli innamorati bevono insieme da una coppa dell’amore.
In Brasile si festeggia la festa degli innamorati il 12 giugno la vigilia di Sant’Antonio che rappresenta per il popolo sudamericano il protettore dei matrimoni. Le donne nubili tengono con sé la foto del santo con la speranza di trovare un buon consorte. Inoltre esiste una tradizione, diffusa in minoranza e si tratta della danza del tronco: i giovani corrono per 6 chilometri con un tronco di barauna chi vince la gara può ballare con la sua amata.
In altre nazioni sudamericane si festeggia sia l’amore che l’amicizia. Negli USA San Valentino è la festa degli affetti, ci si scambiano dolcetti fra amici e i bimbi preparano dei bigliettini da regalare ai propri genitori. Esiste un’associazione dei bigliettini augurali le Valentine, che sono di origine
anglossasone, la più antica è quella scritta da Carlo d’Orleans alla moglie mentre era chiuso in prigione nella torre di Londra.
In Giappone nel 1936 una nota ditta dolciaria, la Kobe tentò di introdurre questa ricorrenza con esito negativo. Ventidue anni dopo la Mary’s Chocolate Company con sede a Tokyo, riuscì nell’impresa facendo una distinzione tra cioccolatini da donare agli innamorati Honmei choco e quelli da regalare agli amici il Giri choco. Quindi dal 14 febbraio 1958 ogni ragazza può donare un cioccolatino al proprio innamorato o al suo amico/collega. Chiunque riceva il regalo da una donna, dovrà poi ricambiare un mese dopo,il 14 marzo giorno del White Day con un cioccolato bianco.
Sempre in Asia esiste una tradizione legata al regalo di un abito, che l’uomo offre alla sua amata. Se la donna accetterà di indossarlo significa che avrà intenzione di sposarlo, in senso contrario rifiuterà. In Cina si chiama Qixi e si festeggia a inizio agosto. Ricorda la triste storia di due amanti, la fata
Zhinu e il contadino Niulang, divisi e trasformati in stelle dalla madre della fata.
La via Lattea è stata creata per separarli e si possono vedere in una sola notte all’anno. Ci si offre frutta in onore della fata per trovare l’amore.
A Taiwan non solo il 14 febbraio, ma anche il 7 luglio migliaia di fiori in strada in dono alla dolce metà.
C’è una numerologia sul numero da regalare: per un amore a prima vista basta una rosa, ne servono 9 per una storia che ha un proseguo, 10 sono la perfezione, 11 per l’unicità,13 per una folle passione e 20 per un amore sincero. Per una proposta di matrimonio 108 rose, 99 per dire amore eterno. In Danimarca si usa regalare un fascio di fiori bianchi.
L’amore è universale ma è fondamentale non idealizzarlo, trovare l’anima gemella è un’ utopia. Uno studio delle Università di Toronto e della Southern California afferma che chi concepisce l’amore come una perfetta simbiosi sono più insoddisfatti e inappagati, chi invece lo considera come un ”viaggio” o un percorso di crescita è più gratificato. Non avere pretese è il giusto modo per
trovare la serenità.