Come abbiamo visto la scorsa settimana con ‘Do they know It’s Christimas?’ le stelle della musica incominciavano a fare la loro parte sui temi sociali. Soprattutto nei confronti delle popolazioni più sfortunate del globo, i grandi artisti si riunivano in grandi e particolari progetti musicali. Canzoni che assomigliavano a dei veri e propri appelli a non chiudere gli occhi su certe problematiche. Il progetto ‘U.S.A. for Africa’ non era solamente sulla stessa lunghezza d’onda della Band Aid. Era qualcosa di più.
Non a caso l’ideatore della canzone natalizia del 1984, citata prima, prese parte anche a questa meravigliosa ed irripetibile parata di ugole d’oro. Promotore di questa nuova ed affascinante iniziativa musicale non fu Micheal jackson con Lionel Ritchie, come si è sempre sostenuto in un primo momento. Fu in realtà la vecchia gloria della musica afro-americana Harry Belafonte. Difatti il cantante era notevolmente indignato che nessun cantante afro-americano avesse mosso un dito per aiutare il continente africano.
Harry chiamò Lionel Ritchie il giorno 20 dicembre del 1984. Convinto dall’iniziativa dell’anziano collega, Ritchie la sera stessa contatto il manager musicale: Quincy Jones. Quest’ultimo, in quel momento, si trovava con Micheal Jackson. Poi sapete tutti come è andata.
‘We are the world’ venne incisa tra il 22 ed il 28 gennaio del 1985. Il 7 marzo dello stesso anno iniziò ad essere diffusa nelle radio; tant’è che, esattamente il 5 aprile del 1985, si verificò che oltre cinquemila stazioni radiofoniche la mandarono in onda. Quanti furono gli artisti che vi parteciparono? 45. Un vero e proprio record. Chi erano? Vediamo un pò se ve li ricordate tutti…
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