L’immenso progetto di animazione, musicale e cinematografico compie 80 anni
“La fantasia non potrà mai invecchiare, per la semplice ragione che rappresenta un volo verso una dimensione che giace al di là del tempo. Se puoi sognarlo, puoi farlo”. (Walt Disney)
Cos’è la fantasia? E’ la capacità degli esseri umani di creare delle immagini o dei mondi immaginari con la propria mente. Essa ci permette di compiere avventure fantastiche e non reali nei luoghi che vengono creati dalla nostra mente. Essere creativi vuol dire cogliere una possibilità dove tutti gli altri hanno visto soltanto la fine o un limite. Giocare con l’immaginazione ci proietta in una dimensione diversa dalla realtà che percepiamo. Attraverso le arti si possono concretizzare idee innovative e originali suscitando emozioni e sensazioni interconnesse/correlate con l’anima delle persone.
Walt Disney ha la sensibilità di cogliere peculiarità e dare vita a personaggi fantastici: “Tutti i nostri sogni possono realizzarsi se abbiamo il coraggio di inseguirli. Le risate sono senza tempo, l’immaginazione non ha età e i sogni non muoiono mai”.
Durante la fine degli anni ’30 Disney era alla ricerca di un buon soggetto per un lungometraggio interpretato da Topolino. La sua scelta cadde sulla pantomima musicale ‘L’Apprendista stregone’ di Paul Dukas. Nel 1938, Walt invitò il direttore d’orchestra Leopold Stokowski a curare la parte musicale e da questa collaborazione nacque l’idea di un ‘Film concerto’, il primo titolo di ‘Fantasia’. L’obiettivo comune era quello di lanciare un’opera d’avanguardia capace al contempo di nobilitare il disegno animato e popolarizzare la musica classica.
L’improvvisazione svolse un ruolo significativo nella realizzazione di questo film di animazione. Oltre mille disegnatori e tecnici, continui aggiustamenti e riscrittura delle singole scene, non di rado Walt era influenzato da decisioni estemporanee. Per esempio: da un semplice schizzo inserisce una delle sequenze più celebri, la danza dei funghetti nel segmento dello ‘Schiaccianoci’.
Come consulente venne chiamato Deems Taylor, autore del commento che collega i vari episodi del film. I problemi finanziari non tardarono ad arrivare e Disney fu costretto ad abbandonare il complesso procedimento sonoro da lui stesso ideato, Fantasound. La durata fu ridotta da 126 a 82 minuti.
‘Fantasia’ è composto da sette sequenze, accompagnate da un pezzo diverso di musica classica, ad eccezione dell’ultima sequenza, eseguito dall’Orchestra di Philadelphia diretta da Stokowskij. La suddivisione e così composta:
1) Toccata e fuga in Re minore di J.S. Bach,
2) Lo schiaccianoci di P. I. Čajkovskij
3) L’apprendista stregone di P. Dukas
4) La sagra della primavera di I. Stravinskij
5) Intermezzo
6) La Pastorale Sinfonica di L. van Beethoven
7) La danza delle ore di A. Ponchielli
8) Una notte sul Monte Calvo di M. Musorgskij / Ave Maria di F. Schubert
‘Fantasia’ fu distribuito negli Stati Uniti assieme a un film western, il 13 novembre 1940. La critica reagì con pareri discordanti e il pubblico rimase perplesso. Gli inserti erano ingenuamente pretenziosi come l’accompagnamento astratto alla ‘Toccata e fuga in Re minore di Bach’, momenti di sdolcinato sentimentalismo, come per esempio una ‘Ave Maria’ pseudoreligiosa che segue incongruamente alle sinistre evocazioni di ‘Una notte sul Monte Calvo’ di Musorgskij, e palesi, tipo il Kitsch hollywoodiano con cui viene stravolta ‘la Pastorale’ di Beethoven.
Visto la risposta non positiva da parte del pubblico, Walt, volle distribuire il film in una versione riveduta. Questo progetto si realizzò solo nel 1956, reinserendo gran parte del materiale precedentemente scartato.
Certamente sono comprese sequenze in cui l’animazione raggiunge livelli elevati (i fiori, le fate, i funghi danzanti dello Schiaccianoci di Cajkovskij, gli orrori preistorici che illustrano la Sagra della primavera di Stravinskij) e interludi umoristici ben calibrati (le stregonerie di Topolino e il balletto della Danza delle ore di Ponchielli, coreografia per gli struzzi, ippopotami e alligatori).
‘Fantasia’ resta comunque un coraggioso esperimento. Un passo avanti nell’uso della musica già introdotto nelle prime Silly Symphonies. Il risultato, però, rispecchia il disagio di Walt Disney, al cospetto dell’atmosfera intellettuale della musica classica. “Prendi una buona idea e mantienila. Inseguila e lavoraci fino a quando non funziona bene” (Walt Disney).
Finita la Seconda guerra mondiale il film venne distribuito e proiettato in Europa, venendo finalmente accolto con successo e riconosciuto come un vero e proprio capolavoro. I suoi incassi cominciarono a ripagare la casa produttrice delle enormi spese sostenute: 2 milioni e 280.000 dollari. Si può confermare e sostenere che Fantasia è un cult movie. Una vera e propria leggenda per gli appassionati del cinema, che ancora oggi incuriosisce grandi e piccini.