Lo 0 a 0 con la Polonia non scalfisce quanto fatto fino adesso
“Purtroppo abbiamo avuto diverse occasioni nel primo e nel secondo tempo. Penso che un po’ ci ha penalizzato il campo, che era in condizioni pessime e la squadra ha giocato bene. E il campo non è un alibi. La squadra ha giocato bene al di là del risultato che non ci premia”. È questo il riassunto del commento rilasciato l’altra sera, attraverso i microfoni Rai, del Tecnico della Nazionale Italiana Roberto Mancini dopo il pareggio, per 0 a 0, tra Italia e Polonia a Danzica.
Un pareggio tutto sommato non giusto, con molte palle gol non sfruttate a dovere dagli azzurri: come quella di Chiesa, forse quella più nitida; le due di Pellegrini e le altrettante di Emerson Palmieri. Poca cattiveria? No. Di sicuro imprecisione e nonostante tutto una gran voglia di segnare e di vincere.
Fino adesso gli azzurri provengono da una striscia positiva di ben diciotto risultati. Il pareggio, dunque, non scalfisce quanto fatto di buono in questo biennio e non scalfisce nemmeno quanto fatto di buono dai ragazzi di Mancini, rinvigoriti dalla sua cura.
Gli azzurri quando scendono in campo hanno personalità e riescono ad affrontare i momenti difficili durante il match senza farsi schiacciare dalle molte pressioni. Qualcuno, proprio in merito a questo pareggio a reti inviolate, ha addirittura avanzato l’ipotesi, del tutto infondata, che l’Italia non avesse un centravanti o comunque non possedesse un attaccante di scardinare le difese avversarie.
Lasciando perdere la gara tennistica contro la Moldavia, fino adesso la nazionale italiana ha sempre segnato, seppur sia Immobile e che Belotti non abbiano ancora garantito di essere, almeno in Nazionale, dei veri bomber. Il punto è che diversi giocatori hanno dato il contributo i termini di realizzazione. Ci sovviene un paragone, scomodo, ma ugualmente inevitabile: si sta verificando la stessa situazione ai tempi di Marcello Lippi?
È pur vero che i tempi sono ancora troppo maturi e che il Commissario Tecnico non ha ancora ottenuto nulla per quanto riguarda le vittorie, ma una qualificazione ai prossimi Europei ed essere primi nel proprio girone di Nations League è molto di più di qualcosa. Senza dimenticare che questo primato nel raggruppamento con Polonia, Olanda, Bosnia Erzegovina, può essere ulteriormente puntellato proprio domani contro gli Orange di Frank De Boer e poi il 15 novembre nuovamente contro la Polonia, in casa questa volta.
Sei punti disponibili in cui si chiuderà una volta per tutte i conti con il girone e per poi affrontare, con estrema serenità, l’impegno contro la Bosnia Erzegovina il 18 novembre. Vi ricordiamo che per le final four, che si terranno ad ottobre del prossimo anno, si qualificano le prime di ogni girone e l’Italia, in queste ultime due partite, può già ottenere il pass già da domani.