Come avete ben intuito la rubrica ‘Storie vere’ possiede lo scopo di far ricordare, attraverso i film più o meno famosi, eventi accaduti nella realtà. In questa occasione, lo scopo di questo spazio di Universo Cinema & Serie Tv raddoppia ancor di più rispetto agli appuntamenti precedenti: quello di porre l’attenzione ai voi lettori di alcuni fatti poco conosciuti o quantomeno poco ricordati.
E’ il caso de ‘L’agguato’, film uscito il 20 dicembre del 1996, diretto da Rob Reiner in cui viene ricostruita la vicenda giudiziaria relativa al brutale assassinio del segretario locale della Naacp nello Stato del Mississippi: Medgar Evers, avvenuto nella notte tra l’11 ed il 12 giugno del 1963; l’attentato mortale avvenne durante il discorso pronunciato dall’allora Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy proprio in merito al problema razziale.
Interpretato da Alec Baldwin, nei panni del Procuratore Distrettuale Bobby De Laugther, Whoppi Goldberg, nel ruolo della vedova di Evers la quale batte disperatamente per ottenere giustizia per suo marito e James Woods, nei panni del fanatico razzista, nonché assassino di Evers, Byron de La Beckwitt. Il cast è completato da attori come: William H. Macy, Bill Cobbs, Craig T. Nelson, e Bill Smitrovich.
Nella sceneggiatura realizzata da Lewis Colick non viene messa in disparte, nonostante si tratti di una tragica storia, ironia ed adrenalina processuale. Il titolo originale dell’opera cinematografica è ‘Ghosts past of Mississippi’ che, molto probabilmente, si addice di più rispetto al nostro titolo italiano, seppur è collegato alla dinamica dell’omicidio. Difatti in una battuta si riprende proprio il titolo originale in cui, senza mezzi termini, si dice che ‘non è un bene rinvangare il passato nello Stato del Mississipi’.
Invece il film il passato lo rinvanga senza tralasciare nulla al caso, riportando lo spettatore indietro nel tempo; non solo tra la fine del decennio ’80 e l’inizio dei ’90, periodo in cui si svolse il terzo processo contro il vero assassino di Evers, ma negli anni ’60. Ricordando non in maniera completa, ma non per questo in modo non adeguata, il completo contributo che il vero Medgar Evers diede in favore dei diritti civili. Ma per questo cliccate qui.
Il film ottenne due nominations agli Oscar del 1997 per merito della performance di James Woods; la prima, appunto, come miglior attore non protagonista, la seconda, per il trucco che gli applicarono sul viso. Non sono stati da meno nemmeno Whoopi Goldberg, commovente la sua performance, ed Alec Baldwin, senza dimenticare William H. Macy nel simpatico aiutante del Procuratore Distrettuale Bobby De Laughter.
L’opera cinematografica spicca anche per i titoli di coda: dove vengono passate in rassegna, accompagnate musicalmente dalla dolce e soave canzone gospel ‘I wish I knew How It wuold Fell to be free’ di Dionne Farris, tutte le immagini storiche in cui i neri sono riusciti ad ottenere importanti vittorie nella conquista dei propri diritti; appare inevitabile ricordare che in questa storica carrellata sono presenti anche i due leader all’antitesi fra loro: Martin Luther King e Malcom X.
In definitiva ‘L’agguato’ è uno di quei film da vedere e rivedere per scoprire una vicenda, non solo lontana nel tempo, ma purtroppo ancora attuale. I messaggi che vengono lanciati attraverso i personaggi sono essenzialmente carichi di speranza. Per esempio quando in una scena il personaggio di Whoopi Goldberg, raccontando un aneddoto del marito, ricorda una frase che gli disse: quando tu odi qualcuno, stai male tu ma non lui. oppure un’altra frase dello stesso Medgar: ‘Non so se andrò all’inferno o in paradiso, ma so che ci andrò da Jackson’, luogo in cui avvenne l’attentato mortale. Senza questo lungometraggio, quasi sicuramente, questa storia non si sarebbe mai conosciuta. Un film da considerare se non proprio il capolavoro, ma almeno un piccolo capolavoro del genere lo è di sicuro.